La notizia sta iniziando a rimbalzare in Rete: il sito di Aruba, principale provider italiano, è di nuovo giù. E facendo un po’ di ricerche in giro per Internet si scopre che la stessa sorte vale per diversi siti che si avvalgono dei servizi del provider e di sue collegate. Come per esempio Widestore e 9Net. Non è ancora chiaro cosa possa essere successo, ma il timore per chi gestisce siti e per gli utenti in generale è che possa ripetersi quanto accaduto lo scorso aprile. Quando l’incendio nella webfarm di Arezzo ha dato vita a quello che è stato definito il “blackout più grande” della storia del Web italiano.
Su Twitter si stanno scatenando i commenti, alcuni ironici, altri disperati, molti arrabbiati. Abbiamo provato a contattare il servizio clienti di Aruba, ma dopo il primo squillo viene rifiutata la chiamata: immagino siano in molti a provare a telefonare per sapere che accade.
Come segnalano alcuni utenti, sul sito dell’assistenza di Aruba – a tratti non raggiungibile, però – c’è l’avviso di un intervento pianificato che avrebbe potuto causare dei disagi. Il lavoro però sarebbe terminato e si sarebbe svolto nella notte tra il 6 e il 7 luglio. Dunque dovrebbe essere stato chiuso ieri mattina. L’Apcom intanto racconta che l’Adoc sta raccogliendo migliaia di chiamate di protesta e ipotizza una class action in difesa dei diritti dei clienti di Aruba.
Ore 14.35 – Il sito Aruba.it è tornato online, ci sono anche diverse segnalazioni di siti e servizi di posta che stanno tornando a posto. Sembra che la situazione stia dunque tornando alla normalità.
Ragazzi, adesso Aruba sta dimostrando davvero poca capacità di organizzazione e di gestione.
A voi i commenti.