Un accordo di pace teso a “risolvere alla radice le cause del conflitto”, scoppiato lo scorso 15 dicembre, è stato firmato ieri dal presidente sud sudanese Salva Kiir e dal rivale, il capo ribelle Riek Machar.
La notizia è riportata dal quotidiano Sudan Tribune, il quale precisa che il documento è stato siglato ad Arusha, con la mediazione del capo di stato tanzaniano Jakaya Kikwete.
Si è trattato del primo incontro diretto tra i due protagonisti della crisi, costata la vita a migliaia di civili, dalla firma di un accordo di cessate il fuoco ad Addis Abeba lo scorso agosto, violato più volte così come i tre precedenti.
In dichiarazioni congiunte rilasciate ad Arusha, i due leader del Sud Sudan – indipendente dal Nord da luglio 2011 dopo una lunga guerra civile – hanno riconosciuto la loro “responsabilità collettiva nel conflitto che ha causato numerose vittime e ingenti danni materiali”.
Entrambi hanno assicurato la propria disponibilità ad “adoperarsi per il pieno successo del processo pacifico di uscita dalla crisi”.
Kiir e Machar hanno lanciato un appello congiunto a favore della riunificazione delle diverse fazioni del Movimento popolare di liberazione del Sudan (Splm, al potere), artefice della lotta per l’indipendenza da Khartoum.
Tutto è bene quel che finisce bene. E noi ce lo auguriamo.Per le popolazioni.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)