Ascolti flop per Linea Gialla, La7 chiude il programma di Sottile

Creato il 27 febbraio 2014 da Digitalsat

Linea gialla fa flop e La7 chiude il programma di Salvo Sottile dopo 19 puntate, che hanno viaggiato su una media tra il 2.5% e il 3% di share. Martedi si è fermato a 487 mila spettatori con il 2.30%.

Risultati deludenti, legati a «una collocazione di palinsesto fortemente competitiva», spiega la rete: il martedì è la serata della fiction su Rai1 e Canale 5 e di Ballarò su Rai3. Sottile resta comunque a La7 «per lo sviluppo di nuovi progetti previsti nei prossimi mesi». Lo stop a Linea gialla movimenta ulteriormente l'offerta della rete, dopo le novità, al via da marzo, da poco annunciate dall'emittente di Urbano Cairo.

Le Invasioni Barbariche di Daria Bignardi si spostano al mercoledì per lasciare spazio a Maurizio Crozza il venerdì, che sarà seguito da Bersaglio Mobile di Enrico Mentana. La Gabbia di Gianluigi Paragone trasloca alla domenica. Lunedì confermato Piazzapulita con Corrado Formigli, giovedì Servizio Pubblico di Michele Santoro. Da definire il programma che il martedì prenderà il posto di Linea gialla, rimasto il punto più debole del palinsesto nonostante il tentativo di risalire la china degli ascolti allargando la scelta dei contenuti e non limitandosi più alla sola cronaca nera. Per il momento andranno in onda film e telefilm.

A La7 Sottile era approdato lo scorso autunno, dopo aver lasciato Mediaset in polemica, a poche ore dalla presentazione del palinsesto autunnale agli investitori pubblicitari, il 2 luglio. Si era parlato per lui della conduzione, oltre che di Quarto grado (condotto poi da Gianluigi Nuzzi) di un programma su Canale 5, nonchè di Matrix, poi assegnato a Luca Telese. Tra i primi acquisti, con Paragone, di Cairo, Sottile era approdato a La7 con il compito di aprire alla cronaca una rete monopolizzata dalla politica.

Linea gialla ha puntato su storie recenti e vicende rimaste in sospeso da anni e ancora in attesa di giustizia, puntando a un maggiore coinvolgimento del pubblico, senza insistere sulla morbosità. «È impensabile che il programma faccia subito grandi ascolti, avremo bisogno di tempo», aveva detto il giornalista. Evidentemente all'emittente di Cairo, che ha deciso di rafforzare la sua offerta dopo l'anno record del 2013 (3.85% di share medio nell'intera giornata, unica generalista in crescita, senza dimenticare il recente 3.59%, miglior risultato di sempre, durante la settimana del festival di Sanremo), non è bastato.


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