Asilo nido, infanzia per i bambini in Italia a rischio

Da Granata84

Esattamente nove anni fa a Barcellona si era tenuto un incontro della Commissione europea per parlare delle strutture educative per l’ infanzia e si era stabilito che il 33% dei bambini doveva essere accolto in strutture per la primissima infanzia per facilitare l’occupazione femminile. A distanza di anni però quest’obiettivo non è stato raggiunto dal nostro paese, infatti secondo l’Istat nel 2008 l’Italia non era neanche a metà del percorso, i bambini accolti nelle strutture educative non arrivavano neppure al 13%. Inoltre sembrerebbe che non ci sia neppure una grande collaborazione da parte dei Comuni, visto che secondo i dati ufficiali del ministero degli interni, i comuni hanno speso solo il 3% del bilancio totale per asili nido e strutture affini. Questi numero dovrebbero cambiare velocemente se si vuole raggiungere i livelli europei, anche se ci sono regioni che in questo caso sono stati più ligi di altri, ad esempio l’Emilia-Romagna ha  impegnato più di 256 milioni di euro (5,08% dei bilanci ) o il Lazio con 350 milioni (4,17%). Sono comunque i Comuni della Lombardia ad avere nell’insieme più di altri (445,5 milioni di euro) pari al 3,9% dei propri bilanci. Mentre il sud e in particolare la Calabria, la Campania e il Molise sono stati tra quelli meno impegnati in questo senso. Comunque il governo Monti sembrerebbe intenzionato ha migliorare la situazione, riportando i numeri agli standard europei, anche se questo vorrà dire costringere i Comuni a partecipare attivamente.


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