E forse ci sarebbero anche i presupposti di intraprendere una causa di salute per tutti quegli impiegati precari costretti a lottare ogni giorno per ottenere un posto di lavoro garantito e nella morsa costante di una disoccupazione ormai dilagante. Quanti sono i giovani che, oggi, in mancanza di un lavoro fisso si sentono frustati, delusi, forse anche traditi da un sistema che non riesce a salvaguardarli? E quanti, invece, quelli che pur trovando un impiego saltuario sono costretti ad una trafila infinita di rinnovi e scadenze di contratto nella ricerca continua di una serenità occupazionale che sembra non arrivare mai?
Una ricerca dell’Istituto di medicina occupazionale e sociale dell’Università di Dusseldorf ha voluto analizzare in maniera più approfondita le ripercussioni di salute sugli individui costretti al precariato. Lo studio pubblicato sul British Medical Journal ha coinvolto ben 7 mila lavoratori per 3 anni di ricerca riscontrando un particolare incremento di patologie respiratorie nei soggetti interessati. Più di 100 i casi di asma rilevati che hanno interessato uomini e donne preoccupati per il proprio futuro lavorativo. Secondo i ricercatori, infatti, esiste un legame asma e stress correlato con il rischio di disoccupazione e gli impiegati in stato di precariato hanno il 24% in più di incorrere in crisi asmatiche. Una simile percentuale, inoltre, tende ad aumentare quando intervengono ulteriori fattori che possono condizionare maggiormente la status sociale dell’individuo, come il basso reddito o la giovane età. Si arriva, addirittura, al 60% di rischio della patologia quando il soggetto ha un timore fondato di poter perdere il proprio impiego entro i due anni successivi.
- Ricerca di: Istituto di medicina occupazionale e sociale dell’Università di Dusseldorf
- Pubblicata su: British Medical Journal
- Conclusione: Esiste un legame fondato tra lo stress da lavoro e la patologia dell’asma