Fu coltivato e utilizzato nel Mediterraneo dagli egizi e in Asia Minore 2000 anni fa, così come in Spagna. Mentre i greci non sembra che coltivassero gli asparagi, i Romani già dal 200 a.C. avevano dei manuali in cui minuziosamente se ne espone la coltivazione. L’asparago fu appunto citato da Teofrasto, Catone, Plinio e Apicio; in particolare questi ultimi due ne descrissero accuratamente non solo il metodo di coltivazione, ma anche quello di preparazione. Agli imperatori romani gli asparagi piacevano così tanto, che, ad esempio, sembra che abbiano fatto delle navi apposite per andarli a raccogliere, navi che avevano come denominazione proprio quella dell’asparago (“asparagus”).
Dal XV secolo è iniziata la coltivazione in Francia, per poi, nel XVI secolo giungere all’apice della popolarità anche in Inghilterra; solo successivamente fu introdotto in Nord America. I nativi americani essiccavano gli asparagi per successivi usi officinali.
Ingredienti per 4 persone:
800 g di asparagi,
100 g di burro,
grana grattugiato,
sale e pepe q.b.
Procedimento:
Pareggiare i gambi agli asparagi, raschiarli, lavarli e asciugarli. Farli cuocere per 5 minuti, in poca acqua salata in ebollizione e poi scolarli sopra un canovaccio pulitissimo. Far fondere in 1 casseruola 50 g di burro; rigirare le punte di asparagi nel burro fuso e distribuirle in un’apposita pirofila da forno, cospargerle con 1 pizzico di sale e pepe e con il formaggio grana. Distribuirvi sopra il burro rimasto a fiocchetti, porre il contenitore in forno preriscaldato a 180° C per 20 minuti, finché gli asparagi si saranno appena dorati.