foto dal mio viaggio ad Ortigia _sicilia
Asparagus - Asparagus spp.
Nome comune: Asparagina.
Genere: Asparagus.
Famiglia: Liliaceae.
Etimologia: il nome del genere è rimasto quello latino, visto che l’asparago (A. officinalis) era ben noto ai romani.
Provenienza: Africa tropicale e Asia centro-occidentale.
Descrizione: questo genere comprende circa 300 specie di piante erbacee perenni, suffruticose, cespugliose o rampicanti, dotate di un rizoma sotterraneo dal quale si dipartono radici avventizie, dalle quali prendono origine dei cladodi (rami verdi appiattiti che assumono funzione fogliare). Le foglie vere, in realtà, si presentano sotto forma di squame o spine appuntite e, in alcune specie, pungenti dette fillodi. Sono, di solito, specie dioiche (portano fiori maschili e femminili su differenti individui) che producono fiori piccoli e insignificanti campanuliformi di colore verde pallido tendente al giallo o bianco-rosati e di forma stellata (leggermente profumati) a cui fanno seguito bacche (rosse all’inizio, più scure in seguito, quando sono mature per poterne prelevare i semi, che si trovano al loro interno in numero di 3-4).
Temperatura: in inverno può tollerare anche temperature intorno ai 10°C. Non tollera il caldo secco, che ne facilita l’attacco da parte delle cocciniglie.
Luce: mezz’ombra, con esclusione assoluta dei raggi diretti del sole.
Annaffiature e umidità ambientale: abbondanti per tutta la stagione vegetativa, molto ridotte in inverno. L’umidità deve essere alta: l’atmosfera troppo secca, specie in appartamento, predispone gli Asparagus all’attacco da parte di diversi parassiti.
Substrato: composto da terra di brughiera, terriccio di foglie ben decomposto, terra da giardino (in rapporto 2:1:1).
Concimazioni ed accorgimenti particolari: si concimano ogni due settimane nel periodo vegetativo. Ogni uno-due anni, in primavera, vanno rinvasati. Se la pianta di A. sprengeri si secca, bisogna tagliarla del tutto a 2-3 cm dalla superficie del terreno; quindi mettere il vaso in un secchio d’acqua per qualche minuto (fino a che il terreno non si sia imbibito) e porlo in un luogo fresco fino a quando non spunteranno i nuovi germogli.
Moltiplicazione: in marzo-aprile gli Asparagus possono essere seminati in terrine sotto vetro o in piccoli vasi in serra (la temperatura non deve essere inferiore a 15°C) fino a un numero di 6-7 che andranno divisi in seguito. Di solito, la germinazione inizia dopo 20-30 giorni. Le piantine vanno trapiantate una volta raggiunta l’altezza di circa 10 cm (dopo circa tre mesi). Gli Asparagus possono essere moltiplicati anche per divisione dei rizomi in marzo-aprile, avendo cura di tenere le piante alla temperatura di circa 15 °C, per permettere all’apparato radicale di riprendersi nel giro di 3-4 settimane. Per procedere alla moltiplicazione per talea si utilizza la parte tenera di rami robusti e ben formati (tenendo presente che ogni porzione deve presentare almeno due-tre nodi). Le talee vengono messe a radicare in vasetti riempiti di sabbia, in gennaio-febbraio, in ambiente protetto e sotto campana di plastica.
Potatura: si devono recidere le fronde più vecchie con i cladodi ingialliti per stimolare la produzione di nuovi germogli
Gli Asparagus possono essere danneggiati da:
- Ragnetto rosso: si manifesta con chiazze chiare sulle foglie, che alla fine ingialliscono completamente. Si sviluppa in ambienti particolarmente caldi e secchi. Occorre innalzare l’umidità ambientale e trattare la pianta con un prodotto acaricida.
- Cocciniglie: si manifestano con la formazione di escrescenze (determinate dal piccolo “guscio”) marroni e conferendo alla pianta un aspetto nerastro e appiccicoso (a causa della produzione da parte della pianta di sostanze zuccherine che la rendono soggetta all’attacco di funghi e fumaggini). Si combattono asportandole e trattando la pianta con un prodotto anticoccidico o strofinando le parti colpite con un batuffolo imbevuto di acqua e alcool.
- Lessatura delle foglie: dovuta ad esposizione prolungata ai raggi diretti del sole. Causa la perdita delle foglie colpite.
- Perdita di foglie: può essere dovuta alla lessatura del fogliame, a scarsa umidità o, per le piante che vivono all’aperto, a temperature eccessivamente basse.
- Ingiallimento delle foglie: può essere dovuta all’uso di acqua troppo calcarea.