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Aspetta un monumento

Creato il 18 aprile 2011 da Lucalo

san francisco meetup

Ero al meetup “language lovers”, gente che ama parlare lingue differenti e passa la serata facendo finta di conoscersi da una vita.

Galvanizzato da un pubblico di sud coreani comincio a parlare dell’America e della sua mancanza di monumenti.

È a questo punto che succede l’inimmaginabile.

“Monumenti?”

“Monumenti. Come si dice in Inglese? Non so, statue, resti antichi… monumenti, no?”

Lo sguardo degli amici sud coreani mi trafigge perdendosi nell’infinito.
Cominciano a sudarmi le mani.

“Cioè… monumenti, no? Avrete un monumento in Sud Corea, no?”
“…”
“Cioè: monumenti.”
“…”
“Monumenti!”

Non sono nemmeno più sicuro che esista la parola “monumenti”, neanche in Italiano.

Gli amici sud coreani si consultano tra di loro parlando la loro incomprensibile lingua.

Disperazione.
Io neanche ci volevo venire in questo posto.

seul stadio

“Noi in Sud Corea abbiamo lo stadio.”

Che potrei tranquillamente chiuderla lì, dire esatto, lo stadio, ovvio, quello è un monumento, ma siccome non capisco come sia possibile che io dico monumento e loro capiscono stadio, continuo imperterrito nella mia battaglia contro i mulini a vento.

“No, non è esattamente lo stadio… Cioè monumenti, capisci? cose antiche, statue…”

La mia capacità di spiegarmi è degna della situazione paradossale in cui mi trovo, finché finalmente arriva la genialata:

Avete presente Roma?”

E come per magia gli amici tornano a sorridere, si agitano, “Roma!” urlano, “Colossium!” dicono, ed è un continuo abbracciarsi come quando l’Italia non perde ai rigori, un entusiasmo che ci fa tornare felici e vogliosi di vivere.

Poi dicono: no, non abbiamo colossei in sud corea.

E io resto per un attimo in silenzio.

Li guardo.

Va bene, mi arrendo. Non ce la posso fare.

“Sapete cosa? Prendiamo da bere!”

E torniamo ad abbracciarci incamminandoci verso il bar, lasciandoci alle spalle Roma, stadi e colossei che puzzano ormai di passato.

Torno a casa, mi segno sul taccuino di non parlare mai più di monumenti di fronte ad asiatici, spengo la luce e posso finalmente fare sogni tranquilli.


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