La buona notizia, anche se piccola, è che la partita tra i rossoblù sardi e i granata torinesi si giocherà regolarmente, quella cattiva è che non sarà uno spettacolo puro, in quanto a porte chiuse. E che calcio è quello giocato davanti solo a giornalisti e dirigenti delle squadre? Se questo non è un, calcisticamente parlando, abominio, spiegatemi cosa deve essere. Gli avvenimenti giudiziari di Cellino stanno falsando le vicende sportive della gloriosa società cagliaritana, sballottata tra uno stadio e l’altro, coinvolta nei più bassi reati civili dell’amministrazione pubblica del comune di Quartu Sant’Elena. Eppure, questo imprenditore del ramo agricolo, di padre piemontese, nonostante i guai con la giustizia, i 27 cambi di allenatore in 20 anni di presidenza (è il patron più longevo della storia del club), i vari annunci di lasciare il calcio, gli scontri verbali e diplomatici con i grandi club nazionali, le chiacchiere sui suoi legami con non meglio precisati oscuri personaggi del sottobosco malavitoso, il trasferimento della residenza a Miami per sfuggire al fisco locale, è ancora amatissimo dai tifosi che quotidianamente sostano fuori dal carcere di Buoncammino e che con cori da stadio cercano di dargli manforte; persino Gigi Riva, nonostante in passato abbia avuto molto da ridire con lui è andato a trovarlo in carcere. Tutto ciò quanto veramente incide sull’immagine e sui valori dello sport? Credo tanto e male. Ci penserà la magistratura a chiarire responsabilità e reati in questione, ma la sensazione è che in questo paese i legami tra speculazione imprenditoriale e cattiva amministrazione politica siano sempre all’ordine del giorno. Pensiamoci tutti quando domenica e lunedì dovremmo andare a votare.
Passiamo, per quanto possibile, a parlare di calcio. Comunque la si veda, Cagliari-Torino, è una partita che mette di fronte due buone squadre, che aldilà della classifica, hanno fatto vedere del calcio di pregevole fattura in questo campionato e messo in vetrina entrambe dei buoni interpreti. Il duo Pulga-Lopez poi è stato chiamato a sostituire Massimo Ficcadenti proprio nella partita d’andata tra le due squadre, e vinta dai cagliaritani con un rigore un po’ casuale in una partita giocata maluccio dal Toro, forse ancora troppo inebriato dalla cinquina rifilata a Bergamo la settimana precedente. La formazione sarda dovrebbe presentarsi al gran completo per la partita di domani, non ci sono squalificati tra le sue file, ed anche l’infermeria è vuota. Pulga e Lopez dovrebbero quindi schierare il loro 4-3-1-2 piuttosto spregiudicato che ultimamente ha mietuto parecchie vittime tra casa e trasferta (sei risultati utili consecutivi e le teste di Roma, Genoa e Pescara a penzolare, metaforicamente, dalle mani dei sardi). In porta ci sarà l’inamovibile Agazzi, assolutamente una saracinesca quando è in gran giornata, la linea difensiva invece vedrà a destra Pisano ed Avelar a sinistra, entrambi energici e sbrigativi e dotati di buona corsa e che non disdegnano la conclusione negli sganciamenti in avanti, coppia di centrali invece Rossettini e Astori, quest’ultimo da qualche tempo nel giro della nazionale, in realtà entrambi più rudi che bravi, ma efficaci quando gli spazi s’intasano. Le chiavi del centrocampo sardo saranno ovviamente affidati a Daniele Conti, bandiera della formazione rossoblù con le sue 377 presenze, che agirà supportato da due interni, Ekdal e Nainggolan, il primo con compiti più d’ordine, il secondo invece più regista, anche se per le sue caratteristiche è capace di coprire egregiamente anche la fase di recupero palloni, nonché in grado di concludere in modo vincente da fuori area. Il trequartista dovrebbe essere Cossu, ritornato titolare dopo un periodo di appannamento, e che in settimana è sembrato particolarmente su di giri in vista della partita contro i granata. Coppia d’attacco invece formata da Ibarbo, potente e velocissimo, capace di gettarsi in modo fulmineo tra gli spazi, e grazie ad un fisico statuario e la buona capacità di usare entrambi i piedi è un’impresa sapergli togliere un pallone, e insieme a lui ci sarà Sau, dieci gol fin’ora al debutto in serie A, tornato a Cagliari dopo cinque anni passati a girovagare tra serie B e Lega Pro, sta mostrando una tecnica di elevato livello, permettendosi magari meno funambolismo rispetto a quello visto lo scorso anno nella serie cadetta con lo Juve Stabia, ma terribilmente letale per le difese non impeccabili.
Per mister Ventura invece qualche problema di formazione si porrà vista la sfortunata settimana di allenamento che ha visto Jonathas, Bakic e Meggiorini aggiungersi a Santana nella lista degli infortunati, perciò nessuno di loro sarà della partita. Anche Cerci ha rimediato una botta ad inizio settimana, ma la sua presenza non è in discussione, mentre D’Ambrosio torna a disposizione dopo la squalifica; è stato convocato anche Menga reduce da un brillante, quanto sfortunato, torneo di Viareggio insieme ai suoi compagni della Primavera. Perciò è plausibile vedere in campo un undici granata che si dovrebbe schierare con Gillet tra i pali, Darmian e D’ambrosio contendersi una maglia per il ruolo di esterno destro in difesa, mentre Glik e Ogbonna faranno coppia al centro e Masiello a sinistra. Gazzi non rifiaterà e sarà tra i titolari con uno tra Brighi e Vives in cabina di regia; il trascinatore Cerci sarà ovviamente l’esterno destro avanzato, mentre Birsa dopo il gol di domenica scorsa si candida ad essere quello di sinistra. Coppia d’attacco Barreto e Bianchi, con il solo Diop a partire in panchina per il reparto avanzato.
Prima di concludere è doveroso per me unirmi al dolore e al lutto che ha visto colpire in queste ore la nostra famiglia granata per la perdita di Riccardo Sabbadini, presidente del Toro Club “Tori Seduti”, grande tifoso granata e da sempre molto attivo nel mondo della disabilità, scomparso improvvisamente la scorsa notte. Ciao Riccardo, che la terra ti sia lieve e che tu possa riabbracciare lì dove sei ora i nostri Invincibili……
Buona partita a tutti e FORZA VECCHIO CUORE GRANATA!!
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake