“L’aldilà!!!! Ma veramente??? Poi è proprio come me lo aspettavo: rilassante, lucente, pulito e soprattutto senza nessuno. – mi dissi – Forse è solo una proiezione dell’ultimo momento della vita, cioè in realtà non c’è vita dopo la morte, ma quell’ultimo attimo sembra tendere all’infinito?”
Ma proprio mentre mi davo delle risposte a caso… L’oscurità era alle porte.
Si udì un colpo molto forte… e poi altri tre colpi… L’oscurità era alla porta…
“Mi Aprii!!!”
Chissà da quanto stava bussando…
E in attimo ecco i ricordi riaffiorare… Mi accorsi che ero sicuramente più “al di qua” che “al di là”.
Le aprii finalmente la porta… di fronte a me due occhi blu splendenti, ma spenti… capelli color ruggine…
e il volto inespressivo… entrò senza salutarmi dandomi un foglio in mano:
“E’ scaduto il permesso del comune per il parcheggio, ti hanno fatto la multa”
un attimo di silenzio… poi riprese a parlare
“Sei in grado di intendere e di volere? Capisci quello che ti dico o sei impazzito del tutto?
“Beh… mi ricordo molte cose, ma ho problemi a distinguere la realtà dalla finzione”
“Quelli ce li hai sempre avuti”
“Tu… per esempio… sei reale?”
“Me lo chiedo spesso”
“Bene… così non finiamo più”
“… per chiarirci: non sono venuta per fare pace, ma solo per capire… comprendere… quello che è successo davvero tra noi”
“Quindi non sei qui a salvarmi” -dissi molto più inespressivo di lei-
“Deficiente -sapeva dirla veramente bene quella parola- sono qui per salvare me…
e per farlo bisogna un attimo dare una ripassatina alla realtà.
Mentre mi parlava i ricordi della mia vita con lei iniziavano ad apparire come proiettati sulle pareti asettiche della stanza bianca e immacolata.
“Non ti spaventare -le dissi- hai usato le parole:ripassare, ricordi e la stanza si è attivata”
“Si me lo avevi già spiegato: se entri in una stanza completamente vuota è possibile riempirla con pensieri, ricordi e fantasie.
“… e paure… te lo avevo già detto? non mi ricordavo scusa”
“Sei sicuro che ricordi ti ricordo chi sono ?”-disse quasi sorridendo Letizia -
“Certo, sei la mia compagna delle elementari”