Il nuovo universo si allontanava sempre di più. Ora tutti si sentivano liberi, ma in verità continuavano a giacere imprigionati nel loro schema… erano ancora più divisi di prima ma nessuno se ne accorgeva.
Ormai non era più importante… Il poliziotto giaceva in terra con un colpo in testa e il bambino affianco a lui scrutava il vuoto con lo sguardo di chi ha appena subito un intervento di espianto dell’anima.
Nella fattoria tutto ormai sapevano che per il loro amico… figlio… nipote… c’era ormai ben poco da fare.
Era solo questione di restare intorno a quel letto e aspettare il momento.
E il momento arrivò quando, in un giorno di pioggia, si presentò alla porta della grande casa una ragazza, la cui luce clamorosa accecò tutti i presenti.
Bastò quello… Bastò vederla un ultima volta… per nulla invecchiata… Sapere che anche lei aveva affrontato tempeste di neve, vortici spaziotemporali solo per essere qui. Bastò per abbandonare quell’universo.
Quella Luce Clamorosa illuminò l’ultimo istante della mia vita da Nc…
Quel famoso fascio di luce eterno, che si incontra quando si abbandona la terra dei vivi…Quello di cui parlano tutti… forse era proprio lei …
Vabbè comunque… Stavo morendo, non dico sereno, ma rilassato… La cosa che mi stupì però fu che dopo il fascio di luce iniziai lentamente a materializzarmi da un’altra parte…
Una stanza bianca… completamente… illuminata a giorno da lampade al neon…
Data la situazione non mi sembrò neanche troppo assurdo incominciare a parlare da solo.
“L’aldilà!!!! Ma veramente??? Poi è proprio come me lo aspettavo: rilassante, lucente, pulito e soprattutto senza nessuno. – mi dissi – Forse è solo una proiezione dell’ultimo momento della vita, cioè in realtà non c’è vita dopo la morte, ma quell’ultimo attimo sembra tendere all’infinito?”
Ma proprio mentre mi davo delle risposte a caso… l’oscurità era alle porte.
Si udì un colpo molto forte… e poi altri tre colpi
L’oscurità era alla porta…
Mi Aprii!!!!!
Chissà da quanto stava bussando…
E in attimo ecco i ricordi riaffiorare… Mi accorsi che ero sicuramente più “al di qua” che “al di là”.
Le aprii finalmente la porta… di fronte a me due occhi blu splendenti, ma spenti… capelli color ruggine…
e volto inespressivo… entrò senza salutarmi dandomi un foglio in mano:
“E’ scaduto il permesso del comune del parcheggio ti hanno fatto la multa”