Aspettando il crollo del “muro di Arcore”

Da Bruno Corino @CorinoBruno
Facce tese, sguardi fissi, mani congiunte che tradiscono nervosismo, tic, gesti alterati e il capo, chiuso nel suo bunker mediatico, che aspetta ogni sera il vaticinio degli àuguri: tante nuvole nere s’addensano all’orizzonte, e tanti corvi dalla chioma incanutita volano sopra la statua pronta a crollare dal suo piedistallo. I pochi giorni rimasugli di questa settimana sono giorni sospesi, giorni messi in pausa, giorni di riflessione in cui s’affilano le tattiche, si elaborano le strategie. Sono giorni in cui si pensa soprattutto a come arginare i danni, a come restare in piedi anche domani. La piena è in arrivo, e ogni ora che passa il livello del fiume s’alza, impietosamente. Si vede una massa incolore gonfiarsi a dismisura, e un’onda crescente e inarrestabile che rischia di travolgere ogni cosa, di spazzar via alleanze, maggioranze, governi, ministri, sottosegretari, direttori di giornali, galoppini, responsabili, ma soprattutto rischia di far crollare il muro di Arcore...
continua..http://brunocorino.blogspot.com/

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