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Aspettando Sampdoria Vs Torino, ovvero cercando entrambe il riscatto.

Creato il 05 ottobre 2013 da Maurocanavese @Maurone

samp toro
Il bello del calcio, rispetto a volte a cosa ti riserva la vita, è che dopo una partita c’è ne è sempre un’altra, prima o poi.
Quindi c’è sempre la possibilità di mettersi alle spalle, veleni, delusioni, rodimenti, o di continuare a sperare, inorgoglirsi, esaltarsi.
Ad ogni modo domani sera ci sarà sicuramente chi tra i tifosi granata o blucerchiati potrà ben dire di essere soddisfatto o inappagato dal risultato della partita che si giocherà nel pomeriggio allo stadio Marassi.

Torino e Sampdoria arrivano a questa settima giornata di campionato distanziati di sei punti, con i granata all’ottavo posto in classifica a quota 8 punti in compagnia di Livorno e Milan e i liguri melanconicamente al fondo della classifica con due soli punticini assieme al Sassuolo. La partita perciò diventa una ultima chiamata per la panchina di Delio Rossi sempre più vacillante dopo i soli pareggi ottenuti fin’ora nelle trasferte di Bologna e Cagliari; infatti i padroni di casa, tra le mure amiche, non solo hanno collezionato le sconfitte contro Juve, Roma inframezzate da quella più cocente nel derby contro il Genoa, ma addirittura non hanno segnato nemmeno un gol. La tifoseria locale è piuttosto preoccupata ed arrabbiata, e non meno lo è il presidente Garrone, che già aveva individuato nell’allenatore nativo di Rimini, nel dopo derby, il vero responsabile della debacle contro gli odiati cugini; per poi strano contrappasso Liverani ha recentemente perso la panchina del Grifone a favore del ritorno di Gasperini. Il problema è semmai che la Samp dopo un precampionato piuttosto incoraggiante, impreziosito dalla vittoria contro l’Olimpique Marsiglia, ed una limpida vittoria nel turno agostano di Coppa Italia contro il Benevento, ha poi avuto un pessimo impatto nel campionato facendo intravedere come il calciomercato ha lasciato scoperti diversi ruoli, o meglio che al momento il saldo tra partenti e arrivi segni un andamento di profitto negativo. Gli addii di maggior peso, ovvero quelli di Poli, Munari, Maxi Lopez, Romero e Icardi avrebbero dovuto essere colmati dai rientri dai vari prestiti di Regini, Eramo, Gentsoglou e Fiorillo dalla serie B, e dagli arrivi di Gabbiadini dal Bologna (ma di proprietà delle Juve), di Salamon e Petagna dal Milan, da Wszolek dal Polonia Varsavia, Barillà dalla Reggina e Bjarnason dal Pescara; a conti fatti, di questi, solo il centravanti di scuola atalantina ha dato un contributo rilevante con le sue tre reti alla causa della “Doria”, per gli altri le prestazioni sono state piuttosto piene di ombre, almeno per chi è riuscito a giocare in questo inizio scorcio di campionato.
In previsione poi della gara contro il Toro, Delio Rossi dovrà fare a meno per squalifica di Costa e Ksticic e di Berardi infortunato. Normalmente poi le squadre di Rossi cambiano spesso aspetto a seconda dell’avversario e tenendo conto del proprio materiale tecnico a disposizione, ma con un sostanziale punto fermo, la difesa a 4; ma le notizie in settimana da Bogliasco, sede degli allenamenti blucerchiati, parlano addirittura di schemi con la difesa a tre e due trequartisti alle spalle della prima punta. Staremo a vedere cosa s’inventerà Rossi per mettere nel sacco i granata, ma presumibilmente vedremo Da Costa in porta, con una linea difensiva che vedrà il trio centrale formato dal tedesco Mustafi insieme a Gastaldello entrambi bravi nello stacco aereo che li rendono temibili anche sui calci piazzati in attacco, e Regini, da molti considerato simile come caratteristiche a Chiellini; mentre a centrocampo troveremmo come laterali De Silvestri a destra e Barillà a sinistra, pendolini sulla fascia, con una mediana formata da Gentsoglou (al debutto in serie A) e Obiang con il compito di recuperatori di palloni da smistare preferibilmente per i laterali e per i due inediti trequartisti Gabbiadini e Sansone che con la loro tecnica e la loro velocità dovrebbero riuscire a supportare e creare gli spazi, alternandosi nel ruolo di suggeritore e seconda punta, per la punta centrale Pozzi, che cercherà per l’ennesima volta di riuscire di raddrizzare una carriera promettente, ma frustata più volte da gravi infortuni.

Il Toro invece, dopo i primi giorni di polemiche incrociate susseguenti il derby, ha dovuto fare i conti con alcuni giocatori che in settimana hanno frequentato più l’infermeria che il campo di allenamento. Alla fine solo Rodriguez farà compagnia al lungo degente Larrondo e agli squalificati Gazzi e Barreto nella lista degli indisponibili, mentre Bovo e El Kaddouri saranno regolarmente a disposizione di Ventura, che da genovese e da ex allenatore della Samp, oltre che suo tifoso dichiarato, vivrà una “particolare” partita nella partita.
L’obiettivo che il Mister granata ha posto è dimenticare le scorie del derby e proiettarsi nel match contro i liguri dimostrando lo stesso spessore espresso nelle partite precedenti. Perciò i granata dovrebbero presentarsi nel loro tipico 3-5-2 con Padelli a guardia dei pali, trio di centrali composto da capitan Glik con Bovo a guidare il reparto assieme a Moretti alla sua sinistra; i cursori di fascia saranno i titolarissimi Darmian e D’Ambrosio; Vives sarà riproposto regista basso davanti alla difesa a districarsi tra raddoppi di marcatura e impostazioni di manovra, accanto a sé Brighi e El Kaddouri partono favoriti dal primo minuto, anche se, rispettivamente, Basha e Farnerud proveranno a convincere l’allenatore nella rifinitura a dargli una chance; coppia d’attacco formata dal capocannoniere del campionato Cerci, nella sua abitudinaria posizione di seconda punta che parte largo a destra, e Immobile, ancora alla ricerca del primo gol in campionato.

Si prospetta una partita dove i doriani cercheranno di dare da subito una impronta decisiva al ritmo partita e i granata a ripartire in velocità. Due anni fa, in serie B, i padroni di casa misero sotto i granata nei primi 25 minuti giungendo al gol con Costa, poi pian piano gli uomini di Ventura ripresero in mano il match, mentre i blucerchiati calavano vistosamente dal punto di vista atletico, così toccò a Suciu segnare il gol del pareggio prima del riposo e nel secondo tempo Bianchi metteva in sigillo vincente al match dopo un’azione magnifica di Antenucci. Quella fu la chiara dimostrazione di quanto seriamente facessero i giocatori del Torino in prospettiva promozione. La stagione si chiuse trionfalmente per Bianchi e compagni, mentre la Samp acciuffò la promozione grazie alla vittoria nei play-off, a sua volta raggiunti faticosamente. Sarebbe bello bissare quella prestazione che tanto diede in termini di fiducia nel proseguo del campionato, tra l’altro quella come adesso fu il settimo incontro di campionato, chissà se nei numeri c’è scritto un destino…

E allora buona partita e FORZA VECCHIO CUORE GRANATA!!!



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