Magazine Hobby

Aspettando te... chissà quando arriverai!

Da Mcc
Quando ho letto i primi post di Giocolandia, mi sono subito piaciuti i modi e i temi. Pensavo "che bel posto per mamme e papà", e rimanevo ad ammirare il lavoro in silenzio, dietro il mio PC. Poi sono arrivate tante novità, tanti nuovi temi e fra questi Aspettando te!
Già... Aspettando te, ma quando arrivi???
Ho aspettato che qualcuno si raccontasse ma nulla. Alla fine ho preso carta e penna, io che proprio digitale fatico a diventare, ed eccomi. Sono stata mamma. Per ben sette mesi e mezzo mesi sono stata mamma di un paffuto bambino che cresceva dentro me e fino a quel momento sembrava andare tutto bene. Poi un malessere, un intervento d'urgenza e quando mi sono risvegliata dall'anestesia il mio bambino non c'era più. Non era più dentro me. Non era più con me. Il suo cuoricino aveva smesso di battere poco dopo essere stato estratto. Alla comunicazione mi sembrava che anche il mio avrebbe smesso all'istante. E invece ha retto. E reggo dopo ormai tanti anni. Le ferite si cicatrizzano, la vita procede ma  non per questo si dimentica un amore così grande. Sono andata avanti tutti questi anni convivendo da un lato con la voglia infinita di diventare madre, dall'altra con il terrore di affrontare una gravidanza. Così ho allontanato sempre più il progetto e mi sono buttata sulla mia vita. Ho pensato a me o meglio l'ho fatto in modo superficiale, in effetti stavo solo cercando di alimentare la donna per mettere a tacere la madre. Posso definirmi così ugualmente?
Aspettando te... chissà quando arriverai!E così ogni tanto riprendo le cosine che avevo comprato per lui, le rigiro fra le mani. Un mausoleo dal quale non riesco a liberarmi. Poi mi passo fra le mani il ciuccio di caucciù come nella speranza faccia lo stesso effetto su di me come lo fa sui bimbi. Ho assecondato la paura: paura di una seconda esperienza tragica, paura di perdermi, paura di non poter sopportare un altro dolore così forte. Ma non ho mai smesso di sognare un pancione da portare in giro come fosse il trofeo più grande, di sentir muovere e crescere la vita dentro me e di poter tornare a casa, questa volta con un batuffolo/a fra le braccia, questa volta con la gioia di chi diventa genitore davvero. Non a metà. E intanto gli anni passano e io divento sempre più consapevole dei rischi e sempre più desiderosa di diventare madre. Ma nonostante tutto la paura mi attanaglia. Riuscirò mai a trovare il momento giusto? a poter dire mi sento pronta? E così ho pensato che magari qualcuno ha vissuto una esperienza simile, simili paure... chissà magari mi farebbe bene confrontarmi con qualche altra mamma. Ho deciso di scrivere, ho deciso di provare a condividere con qualcuno la mia esperienza e il mio vissuto.  Voi come avete superato? Voi come avete poi vissuto la gravidanza arrivata dopo la brutta esperienza? Mi farà piacere ricevere vostre risposte. Ho lasciato tutte le direttive a Mery che molto gentilmente ha accettato di non indicare i miei riferimenti e ne farà eventualmente dei post delle vostre risposte.
Per la rubrica Aspettando te Mammaametà per iGiocolandia. Qualora qualcuna di voi volesse confrontarsi, raccontare la propria esperienza o solo scrivere un incoraggiamento, un commento a Mammaametà potrà farlo usando i commenti o scrivendo a mcgiocolandiagmail.com. Se anche voi preferite rimanere nell'anonimato, potrete usare un nickname o un nome di fantasia.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog