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Aspettando The Slow Regard of Silent Things di Patrick Rothfuss

Creato il 14 maggio 2014 da Martinaframmartino

Aspettando The Slow Regard of Silent Things di Patrick RothfussNon è il terzo romanzo. Non si tratta di un tomo gigante che potete usare per minacciare la gente o come fermaporte. È una corta e dolce storia su uno dei miei personaggi preferiti.


Questo è l’inizio della notizia data il mese scorso da Patrick Rothfuss sul suo blog: http://blog.patrickrothfuss.com/2014/04/the-news-the-slow-regard-of-silent-things/. Ma andiamo con ordine, partendo non dall’autore ma da una notizia che avevo dato io non troppo tempo prima, anche se il fatto che io dia la precedenza alle mie parole su un determinato autore piuttosto che a quanto detto dall’autore stesso potrebbe dire parecchie cose ai miei lettori su una certa tendenza al protagonismo…

Ma no, non c’è nulla di vero in questo, è solo che avendo già scritto un articolo è più rapido riprendere le mie vecchie parole e poi aggiungere le nuove considerazioni.

Quello di Patrick Rothfuss è stato uno degli esordi più importanti dell’ultimo decennio. Il nome del vento, pubblicato nel 2007, è subito entrato nella top 10 della classifica di narrativa del New York Times, impresa notevole per un esordiente. Il romanzo successivo, La paura del saggio, ha ingenerato nei lettori un’aspettativa inferiore al solo A Dance with Dragons, con lo scrittore che, come George R.R. Martin, si è trovato a dover far fronte a richieste sempre più pressanti da parte degli appassionati. E quando, nel 2011, La paura del saggio è stato finalmente pubblicato, è balzato al primo posto delle classifiche di vendita.

Aspettando The Slow Regard of Silent Things di Patrick RothfussScopriamo le carte: gli inizi degli articoli spesso sono mere ripetizioni di cose che voi, lettori ben informati, sapete già. Perché? Perché il lettore occasionale, e ce ne sono un bel po’, ha bisogno di queste informazioni, e se salto subito al punto non capisce di cosa sto parlando. Una seconda considerazione è che devo scrivere determinati nomi per esteso per i riferimenti interni del sito, quindi mi dovete sopportare se i titoli lunghi li scrivo, e a volte li ripeto pure, per ragioni puramente internettiane. Normalmente le ripetizioni e la pesantezza non rientrerebbero nel mio stile (la divagazione sì), ma internet spesso ci obbliga a fare determinate scelte. La terza considerazione è che se la ntizia è di sole due righe devo pur allungare un po’ il brodo per avere un articolo da pubblicare, e allora metto informazioni utili per chi non è informato come voi e magari anche cose che ho letto in precedenza ma che non avevo ritenuto abbastanza importanti per dedicargli una notizia specifica. Davvero, a volte mi decido a scrivere per notizie brevissime ma importanti, e finisco per aggiungervi un po’ di cose di contorno interessanti per gli appassionati anche se non fondamentali. E poi anche se all’inizio posso essere ripetitiva voi sapete bene che prima della fine dirò qualcosa di interessante per cui è valsa la pena leggermi.
Forse stavolta ho esagerato con questi commenti, meglio tornare all’articolo.


Per non rimanere rigidamente ancorato a toni troppo seri e a una singola opera, fra il primo e il secondo volume della sua epica saga Rothfuss nel 2010 ha pubblicato un libro più breve e dalla struttura più semplice, The Adventures of the Princess and Mr. Whiffle part 1: The Thing Beneath the Bed. Questa storia troverà il suo seguito alla fine dell’anno, quando in libreria arriverà The Adventures of the Princess and Mr. Whiffle part 2: The Dark of Deep Below.

Aspettando The Slow Regard of Silent Things di Patrick Rothfuss


L’unica nota che aggiungo è che The Adventures od Frincess and Mr. Whiffle… (va bene i titoli lunghi, ma qui si esagera) non è ancora stato tradotto in italiano, cosa che mi spiace perché ho amato sia Il nome del vento che La paura del saggio, e sono libri che Fanucci ha venduto bene. Dovrebbe stare un po’ più attento ai suoi autori.


Patrick comunque non si è dimenticato del mondo Kvothe, la cui storia si concluderà nel volume The Door of Stone, molto ipoteticamente previsto per il 2015 o per il 2016. Dopo il racconto How Old Holly Came to Be, pubblicato lo scorso anno nell’antologia Unfettered, arriveranno altri sguardi nel suo mondo attraverso gli occhi di personaggi diversi. Il primo è un racconto incentrato su Bast intitolato The Lightning Tree e compreso nell’antologia Rogues, la cui pubblicazione è fissata per il 17 giugno. Il secondo, previsto per il 4 novembre, è il romanzo breve The Slow Regard of Silent Things.
La protagonista è Auri, la solitaria amica di Kvothe che vive in un labirinto di passaggi segreti sotto l’accademia. Un terzo racconto, ambientato nel Modeg e incentrato su una delle figure leggendarie del mondo di Rothfuss, Laniel young-again, è ancora in corso di scrittura.


Aspettando The Slow Regard of Silent Things di Patrick RothfussUsciamo per l’ultima volta dall’articolo che, in quanto tale, dà una notizia e mantiene un tono impersonale, per commentare un po’. Non credo che Rothfuss riuscirà a finire la storia di Kvothe in un solo libro, anche se potrei sbagliarmi. Secondo me la sua storia ha un ritmo troppo lento, e troppe cose devono ancora accadere, prima di poter avere davvero una conclusione. Non che per me sia un problema, amo le saghe lunghe, semplicemente non credo che avremo la fine della storia tanto presto. E sì, il 2015 o 2016 è presto se parliamo non in termine di prossimo romanzo – ricordo che La paura del saggio è del 2011 – ma di fine della storia, per la quale serviranno a mio giudizio almeno due volumi. Almeno. Tale e quale a Martin per certi versi.
Unfettered è un’antologia che mi incuriosisce molto, peccato non sia mai stata tradotta. Mi sa che prima o poi la leggerò in inglese, e non solo per il racconto di Rothfuss. Mi incuriosisce pure Rogues, anche se ancora non è stata pubblicata. La roba che mi incuriosisce è davvero troppa, mi domando dove troverò il tempo per leggere tutto.
Della storia di Laniel young-again si sa davvero troppo poco per commentare, ho pure trascorso oltre mezz’ora a cercare senza fortuna nei libri italiani la traduzione del suo nome, ma evidentemente un’unica lettura è troppo poco per farmi ricordare in quali punti si parla di leggende o di eventi del passato. Giusto per dirvi che a volte anche negli articoli brevi si butta via un mucchio di tempo su dettagli piccoli, e di solito non avete modo di saperlo. Scrivere è davvero lungo.
Quanto a The Slow Regard of Silent Thing Rothfuss lo ha finito e c’è pure la copertina ufficiale, che ho messo in cima all’articolo.

Aspettando The Slow Regard of Silent Things di Patrick RothfussNel 2009 George R.R. Martin e Gardner R. Dozois avevano chiesto a Patrick un racconto per l’antologia Star Crossed Lovers, ma lui era troppo impegnato con La paura del saggio e ha dovuto dirgli di no. Quando ha ricevuto la stessa richiesta per l’antologia Rogues però non è riuscito a dare la stessa risporta perché..
1) è come essere invitati a una festa dal ragazzo più affascinante della scuola, non si può dire di no. Lo aveva fatto in passato, non ha potuto continuare a rifiutare. La dimostrazione di quanto sia grosso il fan che c’è in lui (che gongola come un bambino che ha appena ricevuto il suo dolce preferito) è il modo in cui gioisce perché il suo nome sulla copertina di Rogues sfiora quello di Neil Gaiman.
2) Era un po’ che aveva in mente una storia su Auri. 3-4.000 parole, pensava, 6-7.000 se si fosse dilungato. Ma dopo aver iniziato a scrivere la storia prendeva direzioni che lui non aveva previsto. A 3.000 parole aveva appena cominciato, le 7.000 le ha raggiunte senza nemmeno accorgersene, e a 15.000 si è fermato e ha scritto a Martin e Dozois per dirgli che il suo racconto era troppo lungo per l’antologia. Loro lo hanno capito, mi sa che questo è un tipo di problema che Martin conosce fin troppo bene. Poi si è reso conto che la storia di Auri oltre a essere troppo lunga era troppo strana per entrare in quell’antologia, ma che ne aveva in mente un’altra incentrata su Bast che sarebbe stata perfetta. Infatti Rogues contiene il racconto su Bast.
Quello su Auri lo aveva accantonato, ma era la storia stessa a non voler essere messa da parte. Alla fine l’ha completata, fermandosi a 30.000 parole. Per dare l’idea di cosa significhi, più o meno Coraline di Neil Gaiman è lungo 30.000 parole.

Aspettando The Slow Regard of Silent Things di Patrick Rothfuss

Patrick Rothfuss

 

Le persone che hanno letto il romanzo lo hanno apprezzato, pur concordando con lui che sia una storia strana. Patrick non ha spiegato chiaramente perché è strana, si è limitato a dire che mancano elementi che tutti si aspettano di trovare in una storia. Cosa vuol dire in concreto? Non lo so, dovremo leggere il libro per saperlo. Non sarà un romanzo adatto a tutti, come ha detto lo stesso Rothfuss, ma da quando questo per me è stato un elemento importante? Magari non mi piacerà, ma è qualcosa che giudicherò da sola.
Rothfuss ha finito il suo romanzo, quindi nei prossimi mesi i lettori americani lo potranno leggere. Presumo che arriverà anche da noi visto che è ambientato nello stesso mondo già apprezzato anche in Italia. Come se non avessi già abbastanza libri da leggere, ora ce n’è uno in più che sto aspettando.



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