Magazine Calcio

Aspettando Torino Vs Pescara, ovvero si torna in campo!

Creato il 17 agosto 2013 da Maurocanavese @Maurone

Formazioni-Torino-Pescara-
È tempo d’iniziare una nuova stagione agonistica, e dopo i giorni di ritiro a Bormio e Mondovì e le varie amichevoli precampionato, utili a mettere fiato nei polmoni dei giocatori granata e a prendere confidenza con i nuovi schemi predisposti da Ventura, la truppa granata torna, dopo tre mesi d’assenza, all’Olimpico a sfidare, per il terzo turno di Coppa Italia, il Pescara.
IMG_2493
Abbiamo visto negli scorsi post la presentazione dei volti nuovi della formazione del Toro, facendo un primo bilancio si può dire che quasi tutti hanno mostrato d’intendere la nuova avventura con un piglio davvero interessante; nel complesso sono spiccati il giovane Bellomo, che bene ha fatto vedere in cabina di regia, Immobile, che è persino rientrato anticipatamente dalle ferie dopo l’Europeo Under 21 per mettersi agli ordini di mister Ventura e dimostrarsi bomber di razza, Larrondo, ultimo acquisto in ordine di tempo ma già integrato in modo vincente negli schemi. Gli esperti Padelli, Moretti e Bovo hanno dato sicurezza al reparto arretrato, mentre El Kaddouri ha mostrato parecchia verve in un centrocampo che si promette d’attacco, zona di gioco dove invece Farnerud, dopo le buone prove iniziali, è sembrato patire i carichi di lavoro inediti per la sua esperienza; anche il giovane difensore Maksimović ha avuto qualche balbettio e pare che la stagioni inizi da rincalzo per lui. Tra la vecchia guardia i più pimpanti sono sembrati Glik e Basha su tutti, il primo premiato a furor di popolo con la fascia di nuovo capitano, il secondo si candida molto seriamente a ricoprire il ruolo di titolare di mediano di destra nel centrocampo fulcro del nuovo Toro, in continuità con le buone prove mostrate nella fine della scorsa stagione; anche D’Ambrosio, Rodriguez e Darmian hanno dato continuità alle loro capacità già conosciute. Inoltre bisogna dare atto a Meggiorini del buon contributo che ha fornito nelle amichevoli, sopratutto nell’affinità con Immobile. Lys Gomis si è dimostrato affidabile nel momento in cui è stato chiamato in causa, in particolar modo contro l’Apollon Limassol; più defilate invece le prove di Vives (dato per probabile partente), di Cerci, arrivato in ritiro da solo due settimane e ancora alla ricerca della forma migliore (sia atletica che di intesa con i compagni), e di Brighi, rientrato solo ultimamente da un infortunio patito ad inizio ritiro, ma parso comunque lucido e arruolabile. Impossibile invece valutare Masiello, immediatamente infortunatosi come Brighi, ma più seriamente, tanto da allenarsi a parte ancora adesso. Anche Gazzi e Barreto non hanno partecipato a nessuna amichevole per via della squalifica per il calcioscommesse che li terrà appiedati fino a metà Ottobre, ma fortunatamente hanno lavorato con il resto del gruppo in totale impegno, li si aspetta con ansia. Cosa non riuscita a Gillet, oltre alla maxi squalifica per lui anche problemi fisici che lo hanno costretto ad operarsi. Difficilissimo vederlo ancora in maglia granata. Anzi difficile rivederlo un giorno tornare all’agonismo…
Il calciomercato dovrebbe, nelle intenzioni, ancora portare in dote al Toro un portiere e un laterale sinistro di spinta e marcatura. I nomi per questi ruoli sono stranoti, come le telenovele a cui sono legati. Alla fine che sia Pegolo o Viviano, che sia Ghoulam o Ziegler, l’importante è che chi arrivi sia all’altezza della maglia e venga qui con le motivazioni giuste per affrontare una stagione che dia le adeguate soddisfazioni alla piazza, un po’ ancora infastidita dalla questione “Ogbonna”.

Dopo questa rapida panoramica passiamo al dettaglio del match di coppa.
Il Pescara dopo la retrocessione molto brutta e umiliante della scorsa stagione è ripartita con una scelta azzeccata, il nuovo allenatore. Pasquale Marino ha promesso un calcio sbarazzino e d’attacco, con una mentalità ed un coraggio che arrivi a sopperire magari mancanze di tecnica; la tifoseria abruzzese ha apprezzato enormemente la sua disponibilità avvenuta dopo il rifiuto di Zeman e sta sostenendo con entusiasmo il nuovo progetto. Intanto, mentre è in pieno sviluppo l’opera di sfoltimento della rosa da quegli elementi non ritenuti adatti ad un campionato di serie B, sono arrivati giocatori interessanti e di valore come ad esempio: Piscitella, Viviani, Maniero, Schiavi, Cutolo e sopratutto Mascara. L’obiettivo per la stagione è la risalita in serie A, da contendere a Siena, Palermo, Cesena, Brescia, Empoli e Novara, per citare le altre candidate ai posti alti della classifica; per gli abruzzesi però la Coppa Italia è un impegno da onorare fino in fondo, prologo interessante all’inizio campionato; non faccia testo a riguardo lo striminzito 1-0 rifilato una settimana fa al modesto Pordenone, infatti i biancazzurri in quella occasione erano molto rimaneggiati, ora fare lo sgambetto ad un Toro, magari ancora da registrare nei suoi equilibri atletico-tattici, si rivelerebbe un messaggio chiaro da destinare alle sopraelencate avversarie di categoria. Facciamo gli scongiuri.

Da parte sua il Toro dovrà affrontare l’impegno con già una emergenza importante, l’assenza per infortunio di Darmian, sopravvenuta nell’ultima rifinitura a Mondovì. Giocoforza Ventura dovrebbe sopperire a questa indisponibilità, speriamo solo passeggera, con il ritorno a destra di D’Ambrosio e il dislocamento sulla fascia sinistra di Moretti. Per il resto in porta ci sarà Padelli, il trio difensivo dei centrali dovrebbe vedere utilizzati Glik, Bovo e Rodriguez; Bellomo sarà il metronomo di centrocampo affiancato a destra da Basha e a sinistra da El Kaddouri, il primo si dovrebbe sdoppiare sia in fase di contenimento che in quella d’impostazione, mentre il marocchino agirà più a ridosso delle punte; il reparto d’attacco dovrebbe vertere sicuramente su Immobile affiancato da uno tra Larrondo e Meggiorini con Cerci, più probabilmente, forse in campo solo nel secondo tempo.

La Coppa Italia non è solo una competizione riempitiva in attesa del campionato. I granata non centrano una finale dalla vittoria nel 1993 contro la Roma, mentre prendendo in esame l’era Cairo il miglior risultato è stato il quarto di finale perso contro la Lazio nel 2008/09, stagione conclusasi però con la retrocessione della squadra. Più normalmente non si è andato più in là del terzo o quarto turno. Se è vero che questa società vuole dimostrare di avere un progetto sportivo consono al suo blasone, deve iniziare a considerare anche la Coppa Italia come un torneo dove prefissarsi un suo obbiettivo. Si torna allo stadio se c’è una squadra vincente o quanto meno divertente, non per vedere solo gli avversari….

E allora tutti insieme diciamo forte: FORZA VECCHIO CUORE GRANATA!!



Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog