L’Ecuador concede l’asilo politico a Julian Assange, al momento ospitato nella ambasciata ecuatoriana a Londra. Il Governo Britannico minaccia di invadere l’ambasciata per arrestare Assange ed estradarlo in Svezia. Un atto grave ed inaudito eppure Cameron pare avere ragione:
Il Post. L’episodio di Assange si lega per alcuni aspetti l’omicidio dell’agente di polizia Yvonne Fletcher, a cui venne sparato da una finestra dell’ambasciata libica a Londra nel 1984, mentre sorvegliava una manifestazione contro la Libia. La polizia assediò l’ambasciata per 11 giorni, ma non irruppe mai, e la questione venne risolta con laboriosi negoziati, che permisero agli occupanti dell’ambasciata – incluso l’autore dell’omicidio, mai identificato con certezza – di andarsene in automobile e di andare a prendere un aereo per la Libia. Tre anni dopo, venne approvato il Diplomatic and Consular Premises Act del 1987, la legge a cui hanno fatto riferimento le autorità britanniche nei giorni scorsi (provocando la sdegnata reazione dell’Ecuador) che stabilisce la possibilità di sospendere in casi eccezionali lo status di territorio diplomatico a ambasciate e simili. La legge non pare essere mai stata utilizzata.