La GamesCom 2013 ci ha permesso di giocare per la prima volta il nuovo capitolo di Assassin's Creed. Ecco le nostre impressioni e le ultime informazioni che abbiamo raccolto
Dopo la lunga e approfondita panoramica sul gioco che Ubisoft ci ha permesso di avere durante l'E3 di Los Angeles, in occasione della GamesCom di Colonia abbiamo potuto finalmente giocare dal vivo Assassin's Creed IV: Black Flag. In realtà in termini di contenuti è difficile aggiungere qualcosa di più rispetto a quanto scritto durante la fiera di Los Angeles, ma cercheremo più che altro di riportare le nostre impressioni, pad PlayStation 4 alla mano, e una manciata di dettagli che siamo riusciti a recuperare chiacchierando con lo sviluppatore.
La piccola porzione di gioco a nostra disposizione era suddivisa in tre parti: una sezione open world dove era possibile girovagare per un villaggio e compiere una serie di attività secondarie, a grandi linee quanto già visto durante l'E3, l'attacco al forte mostrato durante la conferenza Sony ed infine una missione di assassinio da compiere sfruttando al massimo le meccaniche stealth. Essendo il nostro tempo piuttosto limitato, abbiamo tralasciato in blocco la parte free roaming per focalizzarci sulle altre due sezioni. L'assalto al fortino, estremamente lineare, ci ha permesso di sperimentare il passaggio immediato e senza alcuna interruzione tra le parti in mare dove Edward è alla guida della sua fida nave Jackdaw, e le attività a terra. In qualsiasi momento è infatti possibile lasciare letteralmente il timone, possibilmente in prossimità di una secca o della costa, tuffarsi in mare e raggiungere la sabbia o un pontile per poi girovagare liberamente. Il tutto senza alcun caricamento. La libertà è potenziata al massimo livello e siamo sicuri che questa evoluzione del motore di gioco e di conseguenza del gameplay, farà la felicità di tutti quei giocatori che provano del sano piacere a sfruttare al massimo la componente free roaming della produzione Ubisoft. Ma il grosso delle novità le abbiamo viste affrontando la demo dedicata alla missione di assassinio. Il nostro obiettivo era quello di superare due piccoli accampamenti di guardie inglesi, attraversando una porzione di giungla per poi aggirare un porticciolo fortificato dove era ancorata la nave che ospitava il nostro obiettivo. La missione poteva ovviamente essere affrontata ad armi spianate, affrontando i nemici a viso aperto ma per evitare la grande difficoltà generata dal ritrovarsi con decine di guardie alle calcagna, lo sviluppatore e l'impostazione stessa della missione ci stimolavano a muoverci nell'ombra. E dopo aver ripreso confidenza con i comandi, dobbiamo riconoscere che il ripensamento delle meccaniche stealth che purtroppo di capitolo in capitolo si erano piuttosto affievolite, ha effettivamente giovato al titolo. Da un lato abbiamo infatti la possibilità di utilizzare la visione dell'acquila per marcare gli avversari e gli eventuali bersagli. Così facendo questi rimarranno perfettamente evidenziati anche tornando alla visuale normale e in aggiunta sarà possibile vedere dove stanno rivolgendo lo sguardo e persino avere una sorta di indicatore sulla minimappa per capire a colpo d'occhio se si tratta di avversari speciali, come ad esempio i cecchini accampati nella giungla in grado di uccidere Kenway con due soli colpi di fucile. Dall'altro lato abbiamo l'aggiunta della cerbottana, mutuata dal capitolo Liberation per PlayStation Vita con gli immancabili dardi in grado di addormentare un nemico oppure avvelenarlo. Quest'ultima possibilità in particolare si è rivelata molto utile durante i nostri tentativi di aggiramento del nemico, al punto da risultare quasi sbilanciata: basta piazzare una freccetta infetta nel collo di una guardia per vederla scagliarsi contro i suoi commilitoni e in un attimo generare una rissa. Così facendo il nemico ci perderà completamente di vista se per sbaglio ci aveva individuato o addirittura sarà troppo distratto per notarci anche in campo aperto. Una volta raggiunta l'imbarcazione, far fuori il nostro bersaglio è stato un gioco da ragazzi nonostante fosse scortato a vista da due guardie: due colpi di pistola ben assestati e il taglio della giugulare grazie alle fide sciabole di Kenway. Tutto sa perfettamente di Assassin's Creed ed è coerente con la saga anche se abbiamo notato una risposta ai comandi piuttosto sporca rispetto alla tradizione della serie e tutta una manciata di imperfezioni grafiche, specie nelle animazioni dei personaggi che, siamo piuttosto sicuri, saranno risolti prima dell'uscita del gioco prevista per il 31 ottobre su PC e attuale generazione di console e, probabilmente, al lancio di Xbox One e PlayStation 4. Assassin's Creed IV: Black Flag - Le meccaniche stealth in videoMa non è tutto
Durante la nostra prova abbiamo avuto modo anche di dare un'occhiata alla companion app che accompagnerà l'uscita del gioco e che sarà scaricabile gratuitamente su tablet iOS e Android (successivamente verrà rilasciata anche una versione compatibile con gli smartphone potenziati da questi due sistemi operativi). Oltre a fungere da vero e proprio database immediatamente accessibile per vedere a colpo d'occhio tutte le statistiche della nostra partita o accedere all'enciclopedia del gioco, l'app ci consentirà di avere un accesso in tempo reale alla mappa di gioco visto che si sincronizzerà continuamente con la console durante le nostre partite così da mostrarci la posizione di Kenway e la direzione del suo movimento. Sarà persino possibile individuare eventuali tesori nascosti e raggiungere le posizioni dove sono stati seppelliti. Come se questo non bastasse, tramite l'app potremo gestire la nostra flotta nello stesso identico modo in cui è possibile organizzarla e comandarla nel gioco "standard". A colpi di touch potremo configurare le nostre navi, inviarle a compiere missioni e raccogliere i risultati delle nostre scorribande. Il tutto perfettamente sincronizzato in tempo reale con la nostra partita di Assassin's Creed IV: Black Flag per console (o PC). Il potenziale è enorme visto che di fatto potremo continuare a guadagnare moneta sonante e risorse anche mentre siamo magari fuori casa armati soltanto del nostro tablet e una volta accesa la console ritroveremo i frutti della nostra fatica comodamente nelle tasche di Kenway. È molto interessante, tra l'altro, la scelta di Ubisoft di tenere separata questa economia che regola la flotta dalle altre risorse necessarie invece per potenziare il protagonista e la sua nave e che potranno essere raccolte soltanto abbordando navi e completando missioni, oppure andando a caccia, nel gioco classico. L'unico punto in comune riguarderà i soldi. Siamo convinti che nelle prossime settimane ci sarà modo di tornare a parlare del gioco magari con una nuova e più approfondita prova. Anche per questo, rimanete sintonizzati sulle nostre pagine.