Clint Eastwood ha girato sull’Eiger molte sequenze di un classico film di montagna come si facevano negli anni ’30 (maestro del genere l’austriaco Luis Trenker). Jonathan Hemlock è un agente segreto ex alpinista che, durante la scalata della famigerata parete nord organizzata da una spedizione internazionale, deve sanzionare (in altre parole eliminare) un collega che ha tradito. Non sapendo quale dei tre compagni di cordata sia l’uomo, egli possiede come unico indizio una lieve zoppia che lo affligge saltuariamente. Dopo un periodo di allenamento nella Monument Valley presso un agente che fungerà da capo spedizione, il Nostro si accinge all’impresa. Nel corso dell’arrampicata i tre precipitano e muoiono. Jonathan rimane appeso nel vuoto, imbragato in posizione precaria davanti a una delle finestre panoramiche della ferrovia. Il capo spedizione, che si trova lì ad attenderlo, lo invita a tagliare una cima in modo che, oscillando, possa lanciarsi nella finestra e salvarsi. Ma proprio in quel momento Jonathan si accorge che costui zoppica. Dopo aver indugiato, morto per morto, decide di mettersi nelle sue mani…
Trama e personaggi sono poco credibili, tuttavia le spettacolari riprese in quota valgono la visione e non solo da parte degli amanti della montagna. Clint volle realizzare tutte le sequenze di arrampicata senza ricorrere a controfigure, riuscendo così a trasmettere il senso più autentico dello stare in parete.
Assassinio sull’Eiger (The Eiger Sanction), di Clint Eastwood, con Clint Eastwood, George Kennedy, Jack Cassidy, Vonetta McGee (Usa, 1975, 123’). Sabato 11 febbraio, ore 16,00, La7.