Lo scrittore siriano “maestro” del racconto breve arabo e il regista palestinese autore di OMAR hanno ritirato il Premio durante una cerimonia che si è tenuta al Museo Darwish a Ramallah lo scorso 13 marzo, giorno in cui ricorre il compleanno di Darwish, che il governo palestinese ha deciso di decretare come giorno nazionale della cultura palestinese.
Abu-Assad, che sta lavorando ad un film su Mohammed Assaf, il cantante palestinese che vinse l’edizione 2013 di Arab Idol, è stato premiato per avere “concentrato il suo progetto creativo sui valori di libertà e giustizia in Palestina”.
Zakariya Tamer, nato a Damasco nel 1931 e che da trentanni vive in esilio in Inghilterra, è stato premiato per i suoi lavori che “fondono l’estetica della narrazione con il suo coraggio nel difendere la dignità umana”.
Tamer, che è anche autore di libri per bambini, ha pronunciato parole bellissime per l’occasione, ricordando Darwish: ciò che lo ha reso orgoglioso e felice è stato l’aver vinto un premio che “porta il nome di un amico, un uomo dal talento unico, intimamente legato alle preoccupazioni e alle cause della sua gente e della sua terra”.
“Ho accettato questo premio – ha scritto ancora in un post su Facebook – anche perchè rappresenta un’ulteriore prova del fatto che Mahmoud Darwish è ancora vivo nei cuori di chi lo legge, e tutto ciò che la morte ha fatto è stato solo impedirgli di comporre nuove poesie”.
Hany Abu-Assad regge la targa a sinistra, Zakariya Tamer a destra (fonte: Facebook)Zakariya Tamer ha anche scritto che questo premio rappresenta un riconoscimento e un omaggio al valore del racconto breve, genere un po’ bistrattato e poco apprezzato nonostante la sua storica importanza.
Per l’anziano scrittore, questo premio, che viene consegnato a lui che è figlio di un popolo che “viene ucciso da quattro anni e che ha abbandonato la paura e ha avuto il coraggio di rivendicare libertà e indipendenza”, è anche “l’espressione del sostegno del popolo palestinese oppresso al popolo siriano altrettanto oppresso, il quale lotta per chiedere solo libertà e indipendenza, per cercare di porre fine ad ogni forma di oppressione, tirannia e schiavitù”.
Le foto dell’evento le trovate qui.