Una volta esaurita la Naspi, i lavoratori che permangono in condizione di disoccupazione involontaria e che presentino un Isee basso potranno fruire dell’assegno di disoccupazione per un massimo di 6 mesi.
Per garantire un ulteriore tutela di sostegno al reddito ai lavoratori percettori della nuova assicurazione sociale per l’impiego, la Naspi, in via sperimentale per il 2015, il decreto legislativo attuativo della legge 183/2014 introduce l’assegno di disoccupazione (il cd. Asdi).Potranno beneficiare dell’ Asdi coloro che abbiano fruito della Naspi per la sua intera durata senza trovare occupazione purché si trovi in condizioni economiche di bisogno in termini di Isee, definite attraverso un decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con quello dell’economia.
Nel primo anno di applicazione, il 2015, il Governo riserva la fruizione dello strumento ai soli lavoratori con nuclei familiari in cui siano presenti minorenni oppure ai lavoratori che sono in età vicina alla pensione ma che non ne hanno ancora i requisiti.
La bozza del provvedimento, per ora, è piuttosto scarna in quanto l’intera discipina è rimessa ad un successivo decreto attuativo. Tra le condizioni per accedere all’assegno il lavoratore è prevista l’adesione del lavoratore ad un progetto personalizzato proposto dai Centri per l’Impiego che dovrà contenere specifici programmi di ricerca attiva di lavoro.
L’ Asdi spetterà per un massimo di 6 mesi e sarà pari al 75 per cento dell’ultima Naspi conseguita se non superiore all’assegno sociale. Questo importo potrà essere incrementato in base ai carichi familiari, con modalità specificate con decreto Lavoro-Economia. Questo provvedimento, inoltre, dovrà fissare i limiti di cumulo dell’Asdi con i redditi derivanti da una nuova occupazione, sia la la sua graduale riduzione in relazione ai redditi e alla persistenza della stessa nuova occupazione.
L’erogazione, inoltre, avverrà tramite strumenti di pagamento elettronico.
Fonte: www.pensionioggi.it