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Assemblea dei lavoratori e nuovo sciopero

Creato il 22 aprile 2015 da Nonzittitelarte

SLC-CGIL UILCOM-UIL FIALS-CISAL LIBERSIND-CONF. SNATER CSS

Cagliari, 22.04.2015

Spett. Presidente Sig. Massimo Zedda

Spett.li Consiglieri di Indirizzo

 Spett.le Collegio dei Revisori Fondazione Teatro Lirico di Cagliari

 E p.c. Spett. Ministro MIBACT On. Dario Franceschini

Presidente Regione Sardegna On. Francesco Pigliaru

 Il 20 aprile, per la terza volta, il C.d.I. non ha approvato la stagione lirica presentata dall’attuale sovrintendente. Passa il tempo ma in questo teatro tutto rimane tale e quale, è un gioco delle parti imbarazzante e tragico messo in atto sul futuro di 300 famiglie. Una sovrintendente che ad oltre due mesi dalla sua nomina non riesce a presentare una stagione lirica (trattasi del minimo che un professionista debba produrre ricoprendo un tal ruolo), che viene puntualmente e ripetutamente ripresa dal C.d.I. in merito ad assunzioni di personale esterno non rispettanti i termini di legge e del vigente statuto, che stipula una discutibile ed onerosa convenzione (oltre 50.000 euro più iva e spese di missione) con l’Università di Cassino dove casualmente è ricercatrice (stando a quanto si è appreso da recenti articoli di stampa) la professoressa Susanna Pasticci -membro del passato C.d.A. della nostra Fondazione- dovrebbe essere stata revocata da un bel pezzo.

L’assemblea dei lavoratori indetta dalle scriventi OO.SS. in data 22 aprile, esprimendo la preoccupazione per un situazione drammatica e grottesca allo stesso tempo, all’unanimità ha ribadito la necessità di un immediato cambio di rotta, che può manifestarsi solo con la revoca della attuale sovrintendente. La caparbia volontà di salvare il Teatro ha portato l’assemblea a proclamare l’astensione dal lavoro nei prossimi 23 e 24 aprile. Consci del disagio che questo comporterà agli abbonati, dolenti e rammaricati per non essere riusciti ad evitarlo, i lavoratori confidano comunque nella comprensione di quanti sinora hanno sostenuto la Fondazione ed i suoi lavoratori. L’una non può esistere senza gli altri.Purtroppo l’incomprensibile atteggiamento del C.d.I. mantiene ancora in carica l’attuale sovrintendente; alla logica della salvezza dell’azienda sembra siano subentrati ben altri criteri che nulla hanno a che fare con il bene del teatro.

Cos’altro è necessario perché il consiglio d’indirizzo si decida ad agire informando il MIBACT dello sfacelo al quale sta andando incontro la Fondazione? Questo immobilismo sta rendendo l’organo di indirizzo compartecipe dell’annichilimento della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari. Qualora il Presidente e con lui tutto il C.d.I. non assumano le responsabilità che loro competono, la stagione già compromessa del 2015 comporterà una possibile riduzione del finanziamento ministeriale fino ad un terzo dell’importo attuale e, com’è fin troppo facile presagire, le conseguenze sarebbero devastanti. Di fronte a questa plausibile ventura tragica situazione a chi dovranno rivolgersi i lavoratori per avere spiegazioni? Quali saranno le giustificazioni che saranno loro esposte? Saranno le solite motivazioni alle quali la classe politica ci ha ormai da tempo abituati dove nessuno si assume mai alcuna responsabilità? Tutto ciò è intollerabile e faremo di tutto perché non accada. Quanto sin qui denunciato trova riscontro in una lettera inviata il 21 aprile 2015 dal MIBACT al Presidente ed al Consiglio d’Indirizzo della Fondazione nella quale la carenza di realizzazioni liriche, oltre ad essere definita frustrante per il fine istituzionale della Fondazione, viene identificata come elemento che “nuocerebbe oltre che all’immagine del Teatro anche in misura consistente sul piano delle entrate” e nel ribadire il pericolo di un calo dei punteggi utili per il computo del contributo 2016, invita i destinatari della missiva ad adoperarsi perché venga soddisfatta la fondamentale esigenza operativa della Fondazione, oltre che fornire giustificazioni sul ritardo. Se si considera che ci troviamo di fronte non a carenza ma ad una totale assenza di realizzazioni liriche, il futuro è presto delineato.

Chiediamo ai membri del CdI, in particolare a coloro che avvallando una scelta rivelatasi così poco felice, hanno contribuito alla costruzione di una simile situazione, che si prenda atto del fallimento e senza indugio alcuno si ponga rimedio ad una pericolosa situazione.

Le scriventi OO.SS., stante il perdurare di tale situazione e non potendo accettare che sia fatto scempio di questa istituzione, nel comunicare le giornate di sciopero suindicate si adopereranno con tutti i mezzi a loro disposizione nel tentativo di fermare e denunciare pubblicamente quanto si sta perpetrando ai danni del Teatro Lirico.

F.to le Segreterie SLC-CGIL UILCOM-UIL FIALS-CISAL LIBERSIND-CONF. SNATER CSS

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