Schio: "In tutti i modi e a tutti i livelli chi lavora con noi lo fa con il cuore, condividendo la nostra forza di rivivere fervidamente"
"C'è un unico modo di dare, ed è con il cuore. C'è un solo argomento valido quando si vuole trasmettere ad altri la forza di credere che rivivere è possibile, anche quando hai pagato un prezzo altissimo nella tua esistenza, ed è condividere le difficoltà altrui con il cuore. C'è una sola via per contribuire in qualsiasi diversa maniera al lavoro che tutti noi facciamo per gli altri, ed è con il cuore. Chi ci mette il cuore rende più forte con il suo aiuto, qualunque esso sia, il nostro impegno sociale. E dopo un anno di lavoro intenso e proficuo, ci piace ricordare nel giorno in cui tracciamo un bilancio di cui andiamo orgogliosi e che prelude a un rinnovato e maggiore impegno futuro, che il comun denominatore di tutti coloro nei quali vive Fervicredo è il fatto che a spingerci è soprattutto il cuore". Queste le parole di Mirko Schio, Presidente dell'Associazione Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere), all'indomani dell'Assemblea Generale dei soci della Onlus che sono tornati a riunirsi a Marghera giungendo un po' da tutta l'Italia per il consueto consuntivo che traccia annualmente il quadro delle attività e dei risultati dell'Ente, e per illustrare e puntualizzare i nuovi impegni ed i progetti da svolgere nel prossimo futuro. Una giornata, quella di sabato 18 aprile, che è stata caratterizzata - come sempre accade nelle manifestazioni dell'Associazione - dai momenti di forte partecipazione emotiva e di commozione anche, perché è l'aspetto umano quello che certamente viene privilegiato ad ogni livello nell'operato della Onlus. Ma, contestualmente, anche gli aspetti tecnico-professionali sono stati il fulcro di un incontro nel quale le maggiori problematiche oggetto dell'impegno di Fervicredo sono state sviscerate e approfondite per rendere ai soci un'idea sempre più chiara degli strumenti da utilizzare nella diuturna "sfida" in difesa dei poco tutelati diritti dei Feriti e delle Vittime della criminalità e del Dovere. Dopo i saluti delle numerose Autorità presenti, e il doveroso momento per onorare il ricordo dell'Ispettore Luigi Russo, in servizio per venti anni a Marghera e in pensione dal 2002, deceduto a metà febbraio dopo una lunga malattia, è così iniziata la disamina delle questioni che hanno maggiormente impegnato Fervicredo in quest'anno e in cui è spiccata, certamente, l'attività tesa alla tutela legale dei numerosi assistiti. E' spettato all'Avvocato Luigi Elefante, legale impegnato per la Onlus, soffermarsi su tali questioni e, in particolare, sulle sorti e sugli sviluppi dei procedimenti legati ai numerosi ricorsi presentati contro il Ministero per ottenere l'adeguamento dei vitalizi - Fervicredo ne segue a decine, ed ha già incassato alcuni risultati positivi -; ed all'applicazione del D.L. 181/2009 per la corretta quantificazione del danno per le Vittime del dovere. E se anche in quest'ultimo ambito Fervicredo ha ottenuto risultati lusinghieri, non mancano ancora aspetti delicati relativi soprattutto ai problemi pratici di applicazione della legge che sono stati oggetto del puntuale e dettagliato intervento del dottore Damiano Donadello, Medico Legale impegnato con la Onlus. Oltre agli altri numerosi impegni ed attività dell'Associazione, rifugio sicuro per i beneficiari che troppo faticano a far "sopravvivere" i propri diritti per colpa di un apparato che vanifica la già poca tutela garantita loro, l'Assemblea ha rappresentato il giusto momento anche per rilanciare l'immancabile e instancabile impegno di Fervicredo per una positiva svolta nell'annosa questione dell'equiparazione del trattamento riservato alle Vittime del Dovere a quello spettante alle Vittime del terrorismo e della criminalità, ed a tal proposito ci si è soffermati sull'intervento del Vice Ministro dell'Interno, Filippo Bubbico il quale, nel corso della seduta del 16 aprile al Senato, in risposta alle interrogazioni presentate per richiamare l'attenzione del Governo sull'ormai decennale questione della grave disparità di trattamento tra Vittime, ha affermato che seppur "il problema dell'estensione alle Vittime del Dovere dei benefici spettanti alle Vittime del terrorismo e della criminalità organizzata é oggetto di costante attenzione
FER.VI.CR.e.DO. o.n.l.u.s. - via Giuriati , 4/A - Marghera (VE) Tel 041/933017 - Cell. 389/6745777 - Fax 041/8106733 e-mail [email protected] - www.fervicredo.it
da parte del Ministero dell'interno", "l'eccedenza di spesa di circa 14 milioni di euro, riscontrata per ciascuno degli anni 2012 e 2013, dimostra le difficoltà di realizzare la completa equiparazione tra le diverse tipologie di Vittime, nell'attuale congiuntura economica". "Un intervento che delude profondamente Fervicredo - ha commentato Schio -, non solo perché, di fatto, implica una comoda resa delle Istituzioni di fronte a un ostacolo che, sia pur reale, andrebbe comunque rimosso in quanto cristallizza ulteriormente un'ingiustizia sostanziale non degna di un Paese che non voglia distinguere fra cittadini di serie A e cittadini di serie B, anzi è più corretto dire fra Vittime di serie A e di serie B, ma soprattutto perché non mostra neppure un timido segnale di cambiamento nel senso auspicato. Un segnale concreto che potrebbe venire dall'iniziare a riconoscere anche benefici minimi a coloro i quali stanno peggio, per coinvolgere via via anche gli altri, come potrebbe essere la sia pur banale ma tuttavia fondamentale esenzione delle pensioni delle Vittime del Dovere dal pagamento dell'Irpef. Compiere dei passi significativi anche se piccoli si può, è tutta questione di volontà e di reale attenzione a determinate problematiche che dovrebbero essere il primo pensiero per uno Stato che troppo ha da sdebitarsi con chi ha dato la vita o la salute per difenderlo e rappresentarlo. Si tratta di questioni che non possono continuare a restare nel dimenticatoio o ad essere rinviate come cose di poco conto, ed ecco perché è importante che continuiamo a farci sentire con forza nell'interesse di chi ha bisogno di noi. Non a caso - ha informato Schio - abbiamo iniziato una collaborazione con un'altra Associazione analoga alla nostra su questioni condivise alle quali ci dedicheremo di concerto per tenere più alta possibile l'attenzione". Alle ampie discussioni ha poi fatto seguito il momento dedicato alla struttura dell'Associazione con, in particolare, l'avvicendamento nel ruolo di Segretario della Fervicredo fra l'uscente Maurizio Trevisan ed il già membro del Direttivo Paolo Petracca, Maresciallo dell'Arma dei carabinieri; e l'ingresso fra i Consiglieri dei due Brigadieri dell'Arma Maurizio Vian e Mauro Biasin. L'Assemblea si è poi conclusa con la nomina di due Soci Onorari dell'Associazione, Ghino Morroni e Anna Cerrato, "un momento che ci pregiamo di rivivere ogni anno - ha aggiunto Schio -, perché ogni volta è una gioia celebrare l'impegno vero e nobile di chi ha magari un solo giorno libero nell'arco di un'intera settimana ma lo dedica agli altri, proprio come fanno Ghino e Anna". A loro dunque una targa dedicata "a due persone speciali che - ha ribadito il Presidente di Fervicredo ripetendo il messaggio racchiuso in quest'omaggio - con il loro aiuto rendono più forte il nostro impegno sociale". Un segno di stima e riconoscenza rivolto anche a Valter Seno, altro impareggiabile "amico" che non ha mai smesso di prodigarsi per Fervicredo, con la stessa vivida convinzione che anima tutti coloro i quali la sostengono e ne rendono concreti e fondamentali l'assistenza e l'aiuto garantito alle Vittime del Dovere e alle loro famiglie, mai più sole di fronte alle difficoltà e allo sconforto che segue certi tributi che solo i Servitori dello Stato sono chiamati a pagare. "Amici" resi ancor più coraggiosi da quella forza che è origine e al tempo stesso obiettivo della volontà di rivivere, una forza alimentata a sua volta da quell'unica cosa cui si è ispirata l'intera Assemblea di Fervicredo: il cuore. Quel che più semplicemente e più efficacemente ha detto "lapidaria" Anna nel ringraziare chi gli ha consegnato la targa di Socio Onorario: "Quello che faccio... lo faccio con il cuore".