Assertiva

Il gatto mi sale sulle ginocchia, inizia a ronfare in cerca di coccole. Vita dura, eh? Mi viene spontaneo pensare.
Accendo la televisione su Sky News per vedere che è successo nel mondo e se il globo terracqueo gira ancora nella stessa direzione.
Dall’altro lato della stanza l’Amoremio spadella la cena (sì, sono fortunata, ok? Ora
odiatemi pure!) e io mi rilasso.
Quando ecco che, pronunciata da non ricordo chi, emerge questa frase:
Potremmo rispondere in maniera assertiva ma probabilmente non sarebbe la giusta risposta per lo meno, non del
tutto soddisfacente…
“Madonna, ma quanto mi sta antipatica ‘sta parola… assertivo…
va di moda proprio come stage!” sbotto allungando le gambe.
“Assertivo. E che vuol dire, poi?” mi fa eco l’Amoremio dalla cucina.
“Ma non lo sanno nemmeno loro… fa solo figo!”
“Eh, ho capito. Ma che vuol dire?”
“Uff…ehm… come te lo spiego? Non mi vengono le parole…”
“Cioè, non lo sai?”
“...”
“Tu, che conosci mille milioni di parole, se non tutte quelle della lingua italiana, non lo sai?”
“Non ho detto questo”
“Oddio, mi crolla un mito”
“Ma tu dimmi...”
“Pensavo sapessi tutto il vocabolario”
“Sì, me lo sono ingoiata da piccola. Ah, per la cronaca questo tuo non è un comportamento assertivo! Affatto!”
Comportarsi in maniera assertiva vuol dire esprimere in modo chiaro ed
efficace le proprie emozioni, opinioni o idee senza tuttavia offendere né aggredire l'interlocutore.
Secondo molti psicologi è «un comportamento che permette a una persona di agire nel suo pieno interesse, di difendere il suo punto di vista senza generare in sé ansia esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri sentimenti di difendere i suoi dirittisenza ignorare quelli altrui».
Essa si può anche delineare come il giusto equilibrio tra due polarità: da una parte il comportamento passivo, dall'altra il comportamento aggressivo (proprio come me, sì. Ahahhahahah!).
In una parola, paraculo
Certo, non è una parola così figa, ma rende l'idea, non trovate?