L’obbligo per i professionisti di stipulare un’assicurazione professionale è stato prorogato di un anno con un emendamento al Decreto del Fare (69/2013) approvato ieri.
La proroga era già nell’aria. Marina Calderone, presidente del Cup (Coordinamento unitario delle professioni), proprio ieri aveva dichiarato che la validità dell’obbligo di assicurazione professionale sarebbe stato confermato, ma che avrebbe potuto essere utile “un’ulteriore proroga di alcuni mesi rispetto alla scadenza di metà agosto” (…) “per consentire a tutti gli ordini di arrivare a definire le convenzioni migliori”.
E infatti così è stato: l’obbligo di stipulare l’assicurazione professionale è stato prorogato al 15 agosto 2014. Meno della metà dei professionisti obbligati all’assicurazione professionale ha provveduto alla stipula. Quindi serve davvero tempo.
La normativa di fatto non cambia. L’emendamento prevede però che le convenzioni collettive negoziate dai consigli nazionali e dagli enti previdenziali dei professionisti previste dall’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 137 del 2012 debbano prendere in considerazione:
- l’obbligo di procurarsi l’assicurazione professionale da parte dei professionisti e non delle Compagnie ha fatto scattare un meccanismo in base al quale le compagnie hanno alzato molto i prezzi del premio; si richiede quindi che l’obbligo sia esteso anche alle Compagnie assicurative;
- la possibilità per le compagnie di disdettare la polizza o di incrementare il premio solo dopo l’accertamento effettivo della responsabilità professionale;
- il divieto di applicazione di clausole unilaterali o vessatorie;
- la competenza specifica dei periti assicurativi chiamati a valutare la responsabilità del professionista;
- un’adeguata valutazione delle specifiche caratteristiche di ciascuna professione.