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Assicurazione sulla morte – James Hadley Chase

Creato il 06 maggio 2010 da Soloparolesparse

Ancora soddisfatto di James Hadley Chase, ancora buone sensazioni e tempo speso bene per rilassare la mente con una lettura degna e stimolante.

Assicurazione sulla morte racconta una vicenda classica di un giallo ma lo fa in maniera poco classica.

Assicurazione sulla morte – James Hadley Chase

Anson è un assicuratore senza troppi scrupoli, così quando incontra Meg e capisce che la donna che ha di fronte è della sua stessa risma non ha troppi scrupoli a proporle l’omicidio del marito per incassare l’assicurazione che lui stesso si premurerà di fargli sottoscrivere.
Il piano architettato dai due sembra essere perfetto, proprio perchè preparato da un assicuratore esperto.
Solo che le cose vanno in malora appena il sistema si mette in moto.

I due amanti devono vedersela non solo con la polizia, ma soprattutto con Maddox, il terribile uomo dell’Assicurazione, addetto a scovare le truffe.
Senza considerare che Meg ha architettato il tutto muovendosi alle spalle dello stesso Anson… c’è infatti un terzo uomo.

Sembra che vi abbia raccontato tutto quanto c’e da sapere sul libro in questione, in realtà quanto vi ho detto non contiene nessuno spoiler particolare.
La curiosità di Assicurazione sulla morte è infatti proprio che tutte le carte sono sul tavolo fin dalle prime battute.
Sappiamo che Anson organizza una truffa, sappiamo che vuole uccidere il marito di Meg, sappiamo perfino che c’è un terzo uomo e che la donna sta facendo il doppio gioco.
In pratica conosciamo delitto e colpevole.

Allora dov’è il bello di un giallo così impostato?
La bravura di Chase è quella di sviluppare la trama mantenendo sempre alta l’attenzione di chi legge, interessandolo con nuovi particolari e stuzzicandolo a capire come si snoderà una vicenda di cui in realtà chi legge sa già tutto.

Nota a parte per Meg.
Forse è il più debole personaggio femminile che ho finora incontrato nei romanzi di Chase.
Sembra letale come le altre, sembra forte e senza scrupoli.
In realtà la sua forza è solo apparente e finisce per muoversi in secondo piano… per una volta tutta la scena è per il protagonista maschile.


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