Il problema di fondo, in passato e tuttora, è dovuto al fatto che il confronto fra polizze assicurative era assai difficile per il semplice fatto che parametri e clausole presenti in un contratto magari non c’erano in un altro. Il decreto legislativo in questione impone alle compagnie di assicurazione di inserire a parte ogni eventuale opzione (da sommare al prezzo della versione base). I benefici per l’assicurato si tradurranno nell’opportunità di visualizzare al volo più preventivi con lo stesso contratto. Così, individuare la polizza assicurativa che consente un maggiore risparmio o che contenga clausole più in linea con le proprie esigenze sarà davvero immediato. In sostanza, il contratto unico è una polizza base che prevede 4 punti centrali:
- • un massimale minimo che secondo la legge corrisponde a 5 milioni di € a sinistro, con limite massimo di 1 milione di €, se si riscontrano solo danni a persone e a cosa;
- • nessuna franchigia, poiché la copertura è completa e basata sulla tariffazione “Bonus Malus”;
- • guida libera, poiché si è coperti, indipendentemente da chi in quel momento sta guidando il veicolo;
- • rivalse da parte delle compagnie assicurative verso gli assicurati, limitate in relazione alle circostanze stabilite dalla normativa in vigore (su tutte, guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti.