Magazine Cultura

Assidua presenza

Creato il 31 ottobre 2012 da Cultura Salentina

di Luca Portaluri

speranzaII

La Speranza II 1907 (New York, Collezione The Museum of Modern Art)

 

Cercatemi tra le aggraziate albe della gratitudine, dove nessun biancore è malato; cercatemi tra i cortei popolari, ad inveire contro i caini poteri e a rimarcare ogni evidente sopruso che dovrebbe scalfire la vostra ignorante indifferenza; cercatemi tra le impotenze dei deboli, disperata fragilità dell’esistere; cercatemi, appassionatamente, tra le commoventi voci della dolcezza, a udir fremere il suo canto verginale; e, ancora, cercatemi tra i grotteschi teatri della vostra quotidianità: placida, la leggerezza siede spesso nel loggione; cercatemi tra i presidi, molteplici, di un sorriso, sola arma a non ferire, sguainato dal torpore di molti vostri volti.

Cercatemi tra i sinuosi sbatter d’ali dei gabbiani, tra le geometrie acquatiche dei cigni, tra i riflessi colorati di tutti gli arcobaleni, reali o immaginari; cercatemi tra i bagliori accecanti di ogni giovinezza interiore, pronta a sbaragliare incessantemente stanchi sbadigli di noia e accidia. Cercatemi tra i contagi delle passioni, tutte, deliri e domeniche, talami e gemiti; ma cercatemi pure tra le urgenze del lavoro, di progetto in contingenza, il necessario è il mio pane.

Cercatemi pudicamente tra le mareggiate del tempo, mi conto gli anni, mi stringo peso dei ricordi che aumenta; cercatemi tra le esalazioni dei sogni, riservati ultimi respiri del solitario andare; cercatemi sommessamente tra le domande di ogni pianto, e l’assenza astiosa di molte risposte. Mi troverete lì, in tutti quei posti, con la mia bandiera che non conosce, ammainamento. Mi chiamano “Speranza”.


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