Dopo aver perso il primato del comune umbro dove si pagano meno tasse a favore di Umbertide spero che si trovi la forza di assumere delle decisioni sulle modalità di pagamento dell’ IMU rispettose della nostra tradizione di equità e sobrietà. Le domande alle quali tutti noi siamo chiamati a rispondere sono: 1) se chi ha di più paga di più e 2) se è tutelata, nel migliore dei modi, la fascia debole della nostra popolazione. Lasciando le aliquote invariate rispetto alla possibilità di ricalibrare il prelievo secondo le differenti possibilità economiche dei cittadini significa derogare alla potestà, prevista dalla norma nazionale, di decidere in base alle peculiari condizioni dei singoli territori. Assisi ha bisogno di essere governata, i cittadini hanno diritto di sapere dagli amministratori se trovano giusto che, a fronte di fortissime sperequazioni economiche, le aliquote tra chi possiede una sola casa e chi ne possiede molte è così risibile. Chi ci amministra deve rifiutare di farsi trasportare dagli eventi rimanendo in silenzio, anzi deve uscire tra i cittadini e dire chiaramente perché ha intenzione di lasciare le aliquote invariate sulle case e se intende applicare, per quanto riguarda la fiscalità agricola, le aliquote più basse così come previsto dall’art. 13, commi 6 e 8 del decreto legge n. 201 del 2011, ai fine di salvaguardare l’interesse dell’impresa agricola a non essere colpita pesantemente nell’esercizio della sua attività economica. . Le norme sulla fiscalità agricola devono essere riviste”.
Dopo aver perso il primato del comune umbro dove si pagano meno tasse a favore di Umbertide spero che si trovi la forza di assumere delle decisioni sulle modalità di pagamento dell’ IMU rispettose della nostra tradizione di equità e sobrietà. Le domande alle quali tutti noi siamo chiamati a rispondere sono: 1) se chi ha di più paga di più e 2) se è tutelata, nel migliore dei modi, la fascia debole della nostra popolazione. Lasciando le aliquote invariate rispetto alla possibilità di ricalibrare il prelievo secondo le differenti possibilità economiche dei cittadini significa derogare alla potestà, prevista dalla norma nazionale, di decidere in base alle peculiari condizioni dei singoli territori. Assisi ha bisogno di essere governata, i cittadini hanno diritto di sapere dagli amministratori se trovano giusto che, a fronte di fortissime sperequazioni economiche, le aliquote tra chi possiede una sola casa e chi ne possiede molte è così risibile. Chi ci amministra deve rifiutare di farsi trasportare dagli eventi rimanendo in silenzio, anzi deve uscire tra i cittadini e dire chiaramente perché ha intenzione di lasciare le aliquote invariate sulle case e se intende applicare, per quanto riguarda la fiscalità agricola, le aliquote più basse così come previsto dall’art. 13, commi 6 e 8 del decreto legge n. 201 del 2011, ai fine di salvaguardare l’interesse dell’impresa agricola a non essere colpita pesantemente nell’esercizio della sua attività economica.
Claudia Maria Travicelli – (Consigliere Comunale Indipendente) Assisi