Non stupisce, anche se dovrebbe, che l’associazione “Progetto disoccupati Roma”, che riunisce 50 persone, al momento senza lavoro, abbia smesso di cercare un’occupazione sul web e sui social network o tramite i volantini appesi nei negozi. «Lasciando i volantini nelle cassette delle lettere o dandoli di fronte ai supermercato, ottenevamo ben poco», ha spiegato Antonio Siddi, presidente dell’associazione, al “Corriere della Sera”. Così si sono rivolti alle chiese.
«Abbiamo iniziato circa un anno fa, ma è da settembre che abbiamo deciso di provare a cercare lavoro tramite le chiese. All’interno delle chiese è diverso. Contattiamo i parroci delle varie parrocchie, chiediamo loro il consenso e ogni sabato e domenica andiamo a “visitarne” una diversa. Prendiamo la parola subito dopo la comunione e gli avvisi, raccontando chi siamo, cosa sappiamo fare e cosa possiamo offrire dal punto di vista professionale».
Perché proprio la “Casa del Signore?”. «La gente è più bendisposta nei nostri confronti, ci ascolta, ci dice che è una bella idea e alcuni ci propongono dei lavori. In chiesa, ad esempio abbiamo incontrato una signora che è alla ricerca di un cuoco da assumere e che ancora non abbiamo trovato e un imprenditore che ci ha chiesto di conoscere 5 di noi per dare loro lavoro. Al momento, siamo in attesa di alcune risposte, nel frattempo andiamo avanti con i nostri giri, d’altra parte le chiese romane sono 400».
Le parrocchie come ultimo baluardo di comunità, di solidarietà, di attenzione e non importa se chi cerca lavoro sia cristiano o no, l’aiuto sembra non mancare mai da quanto viene raccontato. Per saperne di più e per chi volesse aiutare queste persone si può visitare il blog www.progettodisoccupati.wordpress.com.
La redazione