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Assuefatti!

Creato il 02 luglio 2013 da Patuasia

Questo intervento è una questione fra amici!

Questo intervento è una questione fra amici!

Su quello che sta accadendo alla Porta Pretoria occorre che si chiarisca un concetto basilare: non si tratta di una semplice questione di gusti. La proprietà e la conseguente fruizione collettiva è altra cosa rispetto alla degustazione di un gelato o all’acquisto di un abito o a qualsiasi altra cosa che abbia a che fare esclusivamente con il piacere individuale. La Porta Pretoria potrebbe far felici alcuni se tinteggiata di rosa fragola, oppure usata da altri per farne un supporto per la pubblicità, per altri ancora potrebbe essere trasformata in una palestra di roccia unica al mondo ecc ecc. Per regolare i gusti di tutti sui beni culturali comuni occorrono quindi delle regole che nascono da alcuni principi insindacabili. In questo caso si tratta di conservare il monumento per quello che è, seguendo il principio del rispetto. Un comandamento che serve per consegnare ai posteri la ricchezza ereditata dal passato. Solo con questi presupposti si può giudicare l’attuale intervento e non sul “ c’è a chi ci piace e a chi non ci piace”. L’opera svolta dalla Sovrintendenza non valorizza, bensì massacra la Porta romana soffocandola nel cemento e nella ferraglia. L’intero complesso non è più facilmente fruibile perché disturbato dalle ringhiere e la sua vivibilità è stata ridotta a un penoso attraversamento. L’obiettivo di valorizzazione prefissato quindi non è stato raggiunto. Non ci sono giustificazioni, l’operazione è un errore abnorme dettata da ignoranza e da ingordigia. Ci vengono a dire che l’attuale progetto è dovuto ai pochi soldi a disposizione e quindi, nell’attesa di un rimpolpamento europeo, sarà temporaneo. Si arrampicano sui vetri per ammorbidire la situazione, per prendere tempo, sperando nell’assuefazione collettiva. Ci parlano di una copertura futura che consentirà la sostituzione delle ringhiere di ferro con pannelli di vetro attualmente troppo costosi a causa della loro manutenzione, ma non ci spiegano come sarà la copertura che si presume trasparente e quindi altrettanto delicata e sporchevole e costosa. Insomma ci prendono in giro come è loro abitudine. Tanto voi a questo particolare trattamento vi siete già assuefatti da tempo. Chi si indigna ancora per la soletta di cemento che ha mutato in modo radicale l’aspetto monumentale della Porta Pretoria, ora più simile ad uno dei tanti muri di contenimento stradale di cui è ricca la regione?


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