Astensione? No grazie!

Riceviamo dal signor Piermauro Reboulaz e volentieri pubblichiamo. 

La prima scelta della Giunta Regionale nella primavera 2008 parlava di un inceneritore con annesso teleriscaldamento (che avrebbe dovuto bruciare anche quanto contenuto nella discarica!). Nel 2009, nuova Giunta e nuovo assessore parlano invece di ottenere del CDR – combustibile da rifiuto. Nel 2010 la folgorazione sulla via di Damasco porta all’ormai famoso “pirogassificatore”. Peccato che quando si prova a chiedere lumi su cotanto miracolo non esca molto: “Abbiamo analizzato tutti i possibili scenari…”. Claudia Poli, responsabile del Centro Riciclo di Vedelago nel trevigiano: “Io sono un imprenditore, dal trattamento rifiuti ho in guadagno. Ora le amministrazioni sono in difficoltà a spiegare ai cittadini i motivi di una scelta, l’incenerimento, che costa molto di più del riciclo”. Già, perché dovremmo fare una scelta che, al netto dei paventati impatti sulla salute, pare costi tre volte tanto rispetto alle alternative e che nel giro di vent’anni sarà a fine carriera? Non c’é verso di saperlo. E quando sarebbe stato il momento di illuminare noi poveri ignoranti, ecco che la tecnica della rissa è tornata buona per intorbidire le acque. Come definire, solo ad esempio, la querelle sulla presenza dei “trombati” alle elezioni che cavalcano la situazione? Ci saranno pure, ma gli altri 10500 e passa firmatari che hanno chiesto il famoso confronto, tutti a caccia di una poltrona? E non bastando, ci viene creato il Comitato per l’Astensione che appena prima del referendum si scopre la missione di informare il popolo che ha osato dubitare. Sono anni che si parla della faccenda guarda che combinazione di tempi e di personaggi… sono tutti così convinti, tanto informati, tanto studiati che alla fine nessuno è in grado di sostenere le posizioni e le scelte tanto sbandierate: se così non fosse, perché indicare l’astensione? Attitudine che in Valle d’Aosta gode di grande fortuna: non vedo, non sento, non parlo.