Credit: NASA
La caccia è aperta: la NASA è ormai alla ricerca di un asteroide da catturare e reindirizzare in orbita lunare per la missione che prevede l'invio di astronauti su una roccia spaziale entro il 2020.
Un progetto che dovrebbe accelerare le esplorazioni nello spazio profondo e preparare gli uomini ad andare su Marte.
I funzionari della NASA hanno annunciato giovedì scorso i progressi nella selezione del target.
La NASA prevede di lanciare la navicella robotizzata Redirect Mission Asteroid (ARM) nel 2019 e la scelta definitiva avverrà entro l'anno precedente.
La missione si sta sviluppando intorno a due diverse ipotesi: la prima prevede di catturare un piccolo asteroide, la seconda di staccare un campione di una una certa dimensione da un asteroide più grande.
In entrambi i casi, una roccia spaziale, o frammento che sia, dovrà avere un diametro di circa 10 metri.
L'Agenzia Spaziale americana assegnerà un totale di 4,9 milioni dollari per gli studi sui componenti dell'ARM e una valutazione di fattibilità.
"Con questi studi di concetto, stiamo facendo i prossimi passi per sviluppare le capacità necessarie ad inviare l'uomo nello spazio profondo e su Marte, mentre la sperimentazione di nuove tecniche aiuterà a proteggere la Terra dagli asteroidi", ha detto William Gerstenmaier, amministratore associato per il Human Exploration and Operations Mission Directorate della NASA.
Il telescopio spaziale Spitzer ha iniziato la ricerca e recentemente ha identificato l'asteroide 2011 MD (foto in apertura) che sembra avere tutte le carte in regola per essere un buon candidato.
"Osservare questi frammenti sfuggenti, che potrebbero risalire alla formazione del nostro Sistema Solare, quando arrivano vicino alla Terra, aiuta ad espandere la comprensione del nostro mondo e dello spazio in cui si trova", ha dichiarato John Grunsfeld, amministratore del NASA Science Mission Directorate.
L'analisi ad infrarossi di Spitzer mostra che 2011 MD è una roccia spaziale di circa 6 metri ed ha una densità molto bassa, quasi come l'acqua. Dato, però, che la roccia solida è densa circa tre volte l'acqua, i due terzi di questo asteroide sarebbe spazio vuoto.
2011 MD potrebbe essere un "cumulo di macerie", ossia un insieme di piccole rocce tenute insieme dalla forza di gravità; oppure potrebbe essere una roccia solida, circondata da un alone di piccole particelle.
I risultati basati sull'osservazioni di Spitzer sono stati pubblicati sulla rivista Astrophysical Journal Letters.
PHYSICAL PROPERTIES OF NEAR-EARTH ASTEROID 2011 MD [abstract]
We report on observations of near-Earth asteroid 2011 MD with the Spitzer Space Telescope. We have spent 19.9 hr of observing time with channel 2 (4.5 μm) of the Infrared Array Camera and detected the target within the 2σ positional uncertainty ellipse. Using an asteroid thermophysical model and a model of nongravitational forces acting upon the object, we constrain the physical properties of 2011 MD, based on the measured flux density and available astrometry data. We estimate 2011 MD to be (6 +4/-2) m in diameter with a geometric albedo of 0.3 +4/-2 (uncertainties are 1σ). We find the asteroid's most probable bulk density to be (1.1 +0.7/-0.5) g cm–3, which implies a total mass of (50-350) t and a macroporosity of ≥65%, assuming a material bulk density typical of non-primitive meteorite materials. A high degree of macroporosity suggests that 2011 MD is a rubble-pile asteroid, the rotation of which is more likely to be retrograde than prograde.
Ad oggi, sono nove gli asteroidi identificati come potenziali candidati per la missione, con orbite favorevoli per essere acquisiti dall'ARM.
Dei nove, per ora, solo tre hanno dimensioni note ma nel 2016, un altro asteroide, 2008 HU4, passerà abbastanza vicino alla Terra tanto da poterne determinarne le caratteristiche, dimensione, forma e rotazione.
Gli altri cinque, invece, non arriveranno abbastanza in tempo per la selezione ma, si sa, gli asteroidi non mancano e il programma Near-Earth Objects (NEO) della NASA trova potenziali candidati ogni anno.
Più di 11.140 NEO sono stati scoperti a partire dal 9 giugno e circa 1.483 di questi sono stati classificati come potenzialmente pericolosi.