E se la profezia Maya sulla fine del mondo fosse stata annunciata con due mesi di anticipo? Un enorme asteroide, ribattezzato DA14, si sta dirigendo verso la Terra e passerà a soli 27.700 km di distanza da noi. Secondo la NASA, si tratta della prima volta che un oggetto così grande si spinge così vicino. Ma niente panico. L'agenzia governativa precisa che non vi è alcun rischio di collisione - l'orbita dell’astro sarebbe infatti sufficientemente nota per evitare qualsiasi rischio di impatto - ma potrebbe tuttavia rappresentare un pericolo per i satelliti.
Dopo Apophis nel mese di gennaio, è ora la volta dell'asteroide DA14. Grande quanto un campo di calcio (50 metri di diametro) si muoverà ad una velocità di 7,8 km / sec…quasi un record, secondo gli esperti della NASA. L'agenzia ha dichiarato che questo tipo di asteroide si muove in direzione della Terra in media ogni 40 anni, e il pericolo che possa colpire il nostro pianeta si verifica ogni 1200 anni. Ma la NASA è assolutamente certa: l'orbita dell'asteroide DA14 esclude definitivamente qualsiasi rischio di impatto.
Scoperto il 23 febbraio 2012 dall'Osservatorio Astronomico di Maiorca, DA14 si pone addirittura al livello 0 sulla scala di Torino, un metodo utilizzato per classificare il rischio derivante dall’impatto di oggetti NEO (Near-Earth Object). Con un buon telescopio, gli appassionati di astronomia avranno l'opportunità di osservare l’asteroide, nonostante la sua velocità impressionante. Da parte loro, gli scienziati - di fatto più preoccupati per i satelliti artificiali, che potrebbe essere in orbita quello stesso giorno - potranno approfittare del suo passaggio per studiare l’oggetto con maggiore precisione, scrutandolo dal radar Goldstone, collocato nel deserto del Mojave.
Finora, due asteroidi hanno lasciato evidenti cicatrici sul suolo terrestre in seguito al loro passaggio particolarmente ravvicinato. Nel 1908, un asteroide si disintegrò prima dell’impatto ad un'altitudine di 5–10 chilometri dalla superficie terrestre, ma la sua devastante esplosione rase al suolo centinaia di chilometri quadrati di foresta in Siberia (cosiddetto "evento di Tunguska”). E come non citare il Meteor Crater, chiamato anche Barringer Crater, cratere meteoritico per antonomasia formatosi 50.000 anni f, a seguito dell'impatto di un meteorite composto da ferro e nichel. Con un diametro di circa 50 metri, si schiantò ad una velocità di circa 70.000 km/h!
Non avete binocoli o telescopi a disposizione e non sapete dove guardare o come leggere un grafico? Appuntamento davanti al computer. Come è accaduto per Apophis il mese scorso, il sito Slooh vi permetterà di seguire l'evento astronomico in diretta. Secondo le previsioni della Nasa, il prossimo "incontro ravvicinato" dovrebbe avvenire 16 Febbraio 2046.