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Astolfo Sulla Luna – Ψ²

Creato il 21 marzo 2016 da Iyezine @iyezine

Recensione

  • Mia Cameretta Records / Naked Lunch Records / Toten Schwan Records / Cave Canem DIY / I Dischi Del Minollo / Edwood Records
  • Anno: 2016
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Gli Astolfo Sulla Luna, trio campano con già due ep all’attivo (“Moti Browniani” e “Cancroregina”), ritornano, supportati da Mia Cameretta Records, Naked Lunch Records, Toten Schwan Records, Cave Canem DIY, I Dischi Del Minollo ed Edwood Records, con i dieci brani di Ψ². Il lavoro, estremamente aggressivo e graffiante, colpisce per la grande energia trasmessa a suon di noise e post hardcore.

Un interrogativo “hai presente il moto delle onde?” apre il feroce animo teso della tagliente The Dry Salvages (dentro cui si innestano imprevisti inserti dal sapore quasi jazz), mentre il metodico procedere di 2 A Cos (π/2), soffocando con il malsano incrociarsi di basso, batteria e chitarra, lascia che a seguire sia l’angusto procedere di Entscheidungsproblem (ampio spazio è dato alla forza incendiaria della voce).
Il nichilismo sonico generato da Fergus, cadenzato e calibrato con precisione chirurgica, entra in circolo e tiene incollati allo stereo con la sua forza evocativa, cedendo il compito di andare avanti all’adombrarsi della drammatica Godel e alla calma apparente della sempre pronta a mordere L’Assedia.
Non Cadranno Foglie Stasera, invece, facendo terra bruciata intorno a sé (grazie alla sua angusta cadenza sempre pronta a trasformarsi in altro), apre allo spazzare di distorsioni di Germe e alla selvatica incisività dell’ottima Ibis Redibis Non Morieris In Bello (partenza impossibile da domare, corpo più indirizzato su territori post rock, finale strumentale molto evocativo).
Il rassegnato animo post rock di Ar-Men, infine, grazie al suo intenso crescere ed evolvere, emerge con tutta la sua carica emotiva.

Con questo primo disco lungo, gli Astolfo Sulla Luna dimostrano di essere ormai una band matura, determinata e dal suono personale (nonostante i costanti riferimenti al rock più graffiante degli anni ’90). I dieci brani presentati, colpendo in faccia con la forza di mille macigni, stendono al suolo in un baleno, tenendo con il fiato sospeso per tutta la durata dell’album e convincendo a ripartire daccapo il prima possibile. Un lavoro valido per una band che ha già dimostrato tanto e che, forse, sta già cominciando a far evolvere ulteriormente il suo suono (si ascolti la conclusiva Ar-Men).

TRACKLIST
01. The Dry Salvages
02. 2 A Cos (π/2)
03. Entscheidungsproblem
04. Fergus
05. Godel
06. L’Assedia
07. Non Cadranno Foglie Stasera
08. Germe
09. Ibis Redibis Non Morieris In Bello
10. Ar-Men

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