Che l’Italia fosse attraente lo sapevamo, ma ora siamo certi che anche l’INAF e le sue strutture di ricerca non sono da meno. Lo testimoniano i programmi AstroFIt e AstroFIt2 (Astronomy Fellowship in Italy), cofinanziati da INAF e della Commissione Europea attraverso il 7° Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico (FP7) e il Programma Horizon 2020, Marie Skłodowska-Curie, azione COFUND.
AstroFIt, con 613mila Euro attraverso il 7° Programma Quadro (FP7), Marie Curie, Azione COFUND, per un totale di 1.5 milioni di euro.
- avviato a novembre 2011;
- durata complessiva: 4,5 anni;
- 130 candidature ricevute da più di 25 Paesi;
- giovani ricercatori selezionati (Fellows): 14 da 8 Paesi diversi;
- importo annuo per ciascun Fellow: 40mila Euro + 5mila Euro per spese connesse allo svolgimento della propria ricerca.
AstroFIt2, con 1,9 milioni di Euro nell’ambito di Horizon 2020, per un totale di 3.8 milioni di euro:
- selezionato dalla Commissione Europea nel 2015;
- triplicato il co-finanziamento della Commissione Europea;
- durata complessiva: 5 anni;
- numero di fellows da selezionare: 18 (9 per call)
- durata dei singoli contratti: 3 anni;
- importo annuo per ciascun fellow: 45mila Euro + 6mila Euro per la ricerca.
Circa 2,5 milioni di Euro, con i quali la Commissione Europea ha ritenuto di riconoscere il rilievo internazionale dell’INAF e della sua progettualità scientifica. Così come il cofinanziamento di INAF indica l’importanza che l’ente attribuisce a questa azione.
«Il primo programma AstroFIt è stato un progetto pilota, che ci ha consentito di verificare sul campo la grande attrattività dell’INAF. L’elevato numero di domande ricevute, non solo da parte di italiani che avevano interesse a rientrare in Italia, ma anche di ricercatori di nazionalità straniera di elevata qualificazione, hanno fatto di AstroFIt un programma di grande successo. Fra i giovani astrofisici una fellowship AstroFIt è considerata di grande prestigio, alla pari di quelle attribuite dalle più qualificate università e organizzazioni scientifiche internazionali» commenta Giusi Micela Responsabile Scientifico del programma AstroFIt e direttore dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Palermo.
Per Pino Malaguti, Direttore dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica cosmica di Bologna dell’INAF e Responsabile Scientifico di AstroFIt2, l’avvio del nuovo Programma dell’INAF, in cofinanziamento con la Commissione Europea, per la mobilità transnazionale di giovani scienziati «è la conferma che la Commissione Europea crede in maniera concreta ed importante nella grande progettualità scientifica e tecnologica dell’INAF, triplicando il finanziamento al Programma, concedendo così un aumento del numero e della durata delle fellowship offerte».
Il 25 settembre 2015, presso l’INAF – Osservatorio Astronomico di Roma, si svolgerà il terzo e conclusivo Annual Meeting dei fellows del Programma AstroFIt. Questi presenteranno i risultati ottenuti nei due anni di fellowship, e a seguire incontreranno il Board del Programma che farà tesoro della loro esperienza e raccoglierà suggerimenti per lo sviluppo del nuovo programma.
Nel tardo pomeriggio, i ricercatori saranno coinvolti nelle attività della Notte Europea dei Ricercatori 2015 presso lo European Corner, venendo così chiamati ad offrire la loro esperienza a tutto il pubblico dell’evento.
Il primo bando del programma AstroFIt2, Astronomy Fellowships in Italy 2, con scadenzail 18 novembre 2015, finanzia nove progetti di ricerca, ciascuno della durata di trentasei mesi, da svolgersi nelle strutture INAF distribuite sul territorio nazionale a scelta del candidato. I progetti possono essere proposti esclusivamente da ricercatori esperti che non abbiano risieduto in Italia per più di 12 mesi nei tre anni precedenti alla scadenza del bando.
Inoltre, al momento della scadenza del bando, sono richiesti i seguenti requisiti di esperienza, pena l’esclusione: essere in possesso del titolo di dottore di ricerca e non avere più di 8 anni di esperienza di ricerca post-dottorato (full-time) o, nel caso non si sia in possesso del titolo di dottore di ricerca; avere un minimo di 4 anni e un massimo di 12 anni di esperienza di ricerca (full-time) dal momento in cui si abbia ottenuto il titolo che da accesso al corso di dottorato di ricerca.
Le aree tematiche sono: galassie e cosmologia, stelle, popolazioni stellari e mezzo interstellare, sole e sistema solare, astrofisica relativistica e particellare, tecnologie avanzate e strumentazione o ogni altra area scientifica di interesse per le attività scientifiche dell’INAF (es.: esopianeti, astrobiologia, etc.).
Per ulteriori informazioni: www.astrofit2.inaf.it
Fonte: Media INAF | Scritto da Redazione Media Inaf