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ASUS Cerberus - Recensione

Creato il 17 dicembre 2014 da Intrattenimento

Abbiamo provato l'ASUS Cerberus, headset per PC e PlayStation 4 che fa della comodità e della qualità sonora le sua armi migliori

ASUS è una delle aziende più importanti in ambito informatico, da lungo tempo impiegata nello sviluppo di componentistica e personal computer che trovano il loro maggiore riscontro nell'ambito lavorativo.

ASUS Cerberus
Inutile negare che anche i colossi che dominano il settore non potrebbero sopravvivere di soli videogiochi, ma negli ultimi anni il produttore taiwanese si è dedicato con particolare attenzione alle esigenze dei viodeogiocatori, confezionando componentistica di assoluto valore accompagnata da soluzioni all in one o preassemblate che offrono prestazioni di ottimo livello. Anche l'ambito delle periferiche non è stato escluso, con continui investimenti in ricerca e sviluppo volti a dare forma a nuove soluzioni che possano andare in contro alle richieste dei giocatori più esigenti, in un settore in costante espansione che si sta rivelando uno dei più importanti collegati al gaming. C'è chi è disposto a spendere anche somme piuttosto generose per mettersi sulla scrivania un mouse o una tastiera particolarmente all'avanguardia, ma per loro natura sono soprattutto gli headset ad avere un mercato potenziale più ampio, vista la possibilità di farne delle periferiche adatte a più piattaforme. In tal senso Asus ha puntato alla versatilità con l'headset Cerberus, compatibile con PC, Mac, PlayStation 4 e pressochè tutti i device portatili dotati di jack da 3.5 mm candidandosi come soluzione polifunzionale estremamente accattivante, soprattutto alla luce del prezzo contenuto.

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Comodità innanzitutto

Appena tirate fuori dalla confezione, le Asus Cerberus ci hanno subito colpito per la generosità dei padiglioni auricolari delle dimensioni di ben 100 millimetri rivestiti da morbidissimi cuscinetti in spugna e similpelle che garantiscono massima comodità anche nelle sessioni di gioco più lunghe.

ASUS Cerberus
I padiglioni inglobano completamente l'orecchio aumentando l'isolamento acustico dai rumori ambientali e la morbidezza dei rivestimenti permette anche a chi indossa gli occhiali di non sentire fastidiose pressioni laterali sulle tempie. La stessa cura per la comodità è stata rivolta all'archetto superiore, realizzato con una fascia elastica che va ad adattarsi perfettamente alla conformazione della testa di chi le indossa. L'utilizzo di materiali plastici leggeri ma resistenti per la realizzazione dell'intelaiatura dona all'headset un'ottima sensazione di solidità, rimarcando la cura riposta dal produttore nello sviluppo di un prodotto che puntasse prima di tutto a non infastidire in alcun modo il giocatore anche dopo ore di utilizzo. Il design è molto semplice ma funzionale, con l'interno dei padiglioni colorati di un rosso vivo - colore simbolo di Asus - e una sottile linea rossa a impreziosire la scocca dei padiglioni completamente nera opaca. Caratteristica piuttosto inusuale per un headset da gaming è la presenza di un doppio microfono che però, a ben vedere, ne sottolinea la versatilità. Il classico microfono con braccio semirigido trova alloggiamento sul padiglione sinistro ed è rimovibile all'occorrenza. Visto l'ingombro, l'utilizzo è prettamente ludico, ma nel caso volessimo utilizzare le cuffie in mobilità, possiamo fare affidamento sul microfono in-line simile a quello degli auricolari. In questo modo se fossimo fuori casa con le cuffie collegate allo smartphone o al tablet, potremmo comunque rispondere a una chiamata in entrata in tutta tranquillità. Sul filo sono poi disponibili anche i canonici controlli per la regolazione del volume e l'interruttore per attivare e disattivare il microfono racchiusi in controller in plastica piccolo e intuitivo che non persa minimamente sul filo.

Ottime prestazioni

Dal punto di vista prestazionale non hanno deluso le aspettative. Senza andare a scomodare soluzioni dolby surround o implementare schede per la simulazione di sistemi a cinque o più canali, per contenere il prezzo di vendita le Cerberus si limitano alla riproduzione in stereo, ma lo fanno estremamente bene.

ASUS Cerberus
All'interno dei padiglioni sono ospitati magneti al neodimio da 60 millimetri con frequenza dai 20 Hz ai 20 KHz e valori di impedenza di 32 Ohm, che restituiscono un suono ricco e bassi corposi, sia per quanto riguarda i giochi sia per l'ascolto di musica e la visione di film. Spari, rumori ambientali, conversazioni, rombi dei motori ed esplosioni sono chiari, intensi e molto soddisfacenti. L'ottima insonorizzazione tende forse a restituire un volume un po' troppo elevato, ma nel complesso non possiamo che ritenerci soddisfatti di questo headset. L'abbiamo provato sia in ambito PC, sia console, utilizzando PlayStation 4 e PS Vita senza riscontrare alcun problema in fase di configurazione. Incompatibili invece le console di casa Microsoft. Utilizzandoli su Skype e per la registrazione di video non abbiamo riscontrato problemi neanche con i microfoni, con la voce che non viene distorta ma trasmessa in modo chiaro e definito. Il collegamento avviene tramite jack da 3,5 mm placcato oro per una migliore qualità de segnale, con un cavo non troppo lungo pensato appositamente per l'utilizzo su device portatili o su PS4 se collegato direttamente al DualShock 4. Nel caso di un utilizzo su postazione fissa è invece consigliato l'utilizzo dell'apposito splitter da 1,3 metri con doppio collegamento per cuffie e microfono da lasciare sempre attaccato al computer per evitare ogni volta di andare ad armeggiare con l'interfaccia I/O posta del retro del case. In definitiva, se siete alla ricerca di un headset versatile da utilizzare sia per giocare sia in mobilità, vi consigliamo vivamente di prendere in considerazione le ASUS Cerberus soprattutto alla luce di un prezzo inferiore ai cinquanta euro.


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