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At Berkeley di Friedrich Wiseman L'occasione per un autentico elettroshock

Creato il 16 giugno 2014 da Samuelesestieri

At Berkeley di Friedrich Wiseman  L'occasione per un autentico elettroshock
Vedere "At Berkeley" con Frederick Wiseman in sala è stata una delle esperienze più belle del 70° festival di Venezia.
Documentario/mondo che riflette, all'interno di un microcosmo come quello dell'università, i meccanismi sociali, antropologici e culturali di un'intera società (per non dire di un intero paese). E lo fa con lo sguardo di chi non è interessato ad alcuna trasfigurazione, ma filma la realtà privo di interpellazioni, con la forza di un cinema che cresce minuto dopo minuto: vera e propria vivisezione della prestigiosa università, che diventa un corpo gigantesco, da esplorare organo dopo organo. Wiseman filma le lezioni, l'apparato amministrativo, ne radiografa la situazione economica, i rapporti interpersonali, i conflitti interraziali. La crisi diviene "l'occasione per un autentico elettroshock", mentre si ritorna al selvaggio di Thoreau, o si studia la Storia e l'altra storia (quella mai raccontata, quella della gente comune). Ci sono le lezioni sul tempo, o meglio sull'invenzione del tempo, e ci sono i concerti musicali, gli attacchi informatici, i dinosauri e gli insetti, le partite di football e le zone grigie. E in quelle quattro ore ipnotiche si finisce nello spazio, verso altri pianeti e dimensioni, in una storia del sapere, dell'istruzione e della conoscenza che rimane l'unico vero motore del mondo.
E' il caso di dirlo, "At Berkeley" è un film straordinario.

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