Atalanta, la lunga giornata orobica

Creato il 02 settembre 2014 da Dani Ultimissimecalcio @UltimeCalcio

Intensa la giornata odierna dell’Atalanta, anche alla luce della partenza verso la Milano rossonera di Giacomo Bonaventura. Soo stati presentati i nuovi arrivi Gomez – che è andato a rimpolpare la fase offensiva – ed il portiere Avramov.Ecco le prime parole del Papu da giocatore bergamasco:

Il Verona? Per me, da tempo, l’intenzione era venire qui all’Atalanta. La situazione in Italia non è la migliore economicamente, ho rinunciato a parte dell’ingaggio ma per me non è un problema, voglio giocare e sentirmi importante. Ovviamente ho parlato con German Denis, lo conosco per averci giocato in Nazionale, in Argentina. Mi ha parlato molto bene della società, della città e dei tifosi. In Ucraina sportivamente è andata bene, ho giocato tutte le partite. Il paese non è in un grande momento, per tutto quello che sta succedendo con la Russia. La mia decisione era tornare in Italia perché come papà e responsabile della famiglia non potevo prendere un rischio. Il 4-4-1-1? Ho giocato così al San Lorenzo, posso giocare sia a destra che a sinistra. Mi considero un esterno, ma attaccante”. Fisicamente ci sarà da lavorare, più che altro con la palla. “Mi sono allenato per 15 giorni con il Metalist, poi quando è scoppiato l’aereo sono tornato in Argentina. Sono in buona forma ma mi manca fare partite e partitine. Sono stato vicino all’Inter, quando c’era Stramaccioni, e all’Atletico Madrid, perché ho un buon rapporto con  Simeoine”.

Queste invece le parole del portiere Avramov: “Quando ho sentito che l’Atalanta mi chiamava sono andato a salutare i ragazzi e sono partito. Non sapevo nemmeno se era fatta, sono felicissimo di venire in una società così e darò tutto. Sto aspettando ancora il passaporto, da tre anni non mi arriva. Sono andato nel 2001 a Vicenza, volevo rimanere in Italia pur potendo cambiare paese. Perché già qualche tempo fa potevo venire qui, mi sentivo questa cosa, non c’entra nulla il Torino. Sono venuto con grande voglia. Se il mister mi dice di andare in tribuna, vado. Io do tutto per giocare e per questo credo che non ci saranno problemi. Sportiello? Ci ho giocato contro a Cagliari, sarà un grande portiere. Il ritiro? Non ho mai avuto grossi infortuni, e darò tutto per la società”.

Riportate da Tmw – come nel caso degli altri due tesserati –  ecco le parole del DG Marino:”Bonaventura era stato bloccato dall’Inter da qualche giorno, poi nel primo pomeriggio abbiamo fatto venire Jack perché sembrava fatto, si era sbilanciato. Poi verso le 1930 abbiamo saputo che non lo prendeva più e ci siamo detti, leggendo che era saltata l’operazione Biabiany con il Milan, alle 8.06 c’era la telefonata. Poi l’intervento di Inzaghi ha convinto Galliani, perché ha grande stima, e in cinque minuti abbiamo concluso l’accordo. Le formule erano più penalizzanti, magari arrivavamo a una cifra maggiore ma molto condizionata. Forse all’ultimo momento si poteva pure ricomporre, l’idea poi era di chiamare il Milan”. Si era parlato anche di un’offerta del Verona, che poi ha acquistato Saviola. “Da più giorni si era interessato a Bonaventura, ma Percassi non riteneva giusto darlo a loro. L’aspettativa era di fare un salto di qualità, sia nella remunerazione che nel progetto tecnico. Siamo felicissimi, presidente in testa. Perché vedere Jack così contento e così commosso ci faceva gioire di riflesso”. E le cifre? “Più o meno giuste quelle che sono state scritte dai giornali. Non era assolutamente facile in questo mercato. Gomez è stata una trattativa condotta in maniera favorevole, abbiamo potuto sfruttare la grande voglia di venire di Gomez all’Atalanta, e poi la capacità di accontentare il Metalist. Diciamo che è stato un acquisto a condizioni molto favorevoli. Anche se non fossimo riusciti a vendere Bonaventura avremmo preso il Papu”.

Sempre TMW riferisce del rinnovo coi bergamaschi fiono al 2018 di Carlos Carmona.


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