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Atatürk, utopista (e totalitario?)

Creato il 05 novembre 2011 da Istanbulavrupa

Atatürk, utopista (e totalitario?)Ho finito di leggere giovedì, in aereo, Atatürk. An Intellectual Biography di M. Şükrü Hanioğlu (Princeton University Press, 2011): un libro estremamente deludente, presentato come “bibliografia intellettuale” che del genere non ha però né l’ampiezza né lo spessore. Qualche spunto interessante e qualche notizia ghiotta in effetti li ho trovati: ma il professor Hanioğlu avrebbe fatto meglio a scrivere un articolo – denso e privo di inutili pagine e pagine di ripetitivo e scontatissimo background – per una qualche rivista accademica. Quel che mi ha incuriosito, comunque, è l’insistenza di Hanioğlu nel descrivere il progetto politico di Atatürk come “utopia” e lo stesso Atatürk come “utopista”, almeno nelle conclusioni: anche se in effetti sostiene che il fondatore della Turchia moderna non era un pensatore ma si è limitato a realizzare la visione – utopica, per l’appunto – dei Giovani turchi; anche se in effetti sostiene che il suo programma politico – radicale e fondato su di una “religione civile” (modernità, culto della personalità e della repubblica, partito) – era nella sua essenza autoritario: ma non è invece di carattere totalitario piuttosto che autoritario un progetto politico utopistico e fondato sulla creazione dell’uomo nuovo (in questo caso turco)? Insomma, se il progetto politico di Atatürk – ancorché eriditato – aveva i caratteri dell’utopia, non era – e non è stato – giocoforza anche totalitario? O forse il professor Hanioğlu ha semplicemente preferito evitare guai con la giustizia?



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