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Atene brucia, sempre piu sull’orlo del fallimento

Creato il 12 febbraio 2012 da Candidonews @Candidonews

Atene brucia, sempre piu sull’orlo del fallimento

Atene brucia. Nei giorni in cui il governo si appresta a varare l’ennesima pesantissima manovra imposta da Europa, Fondo Monetario e Bce, esplode la violenza nella capitale greca, davanti al parlamento. Bruciati decine di palazzi. Il perche di tutto questo? Leggete qui:

Le nuove misure …. del valore di circa 130 miliardi di euro, e si compongono di una riduzione del salario minimo (da 751 a 600 euro al mese), liberalizzazioni e tagli alla spesa pubblica per 3 miliardi di euro (con il licenziamento di 15.000 dipendenti pubblici entro il 2015). Ma le istituzioni internazionali non sono state convinte dalla copertura finanziaria della manovra e hanno notato che manca un piano per la riforma delle pensioni, una delle richieste più importanti delle istituzioni internazionali. Per questo l’Unione Europea ha detto di voler aspettare l’approvazione delle misure da parte del Parlamento, per verificare anche il sostegno delle forze politiche alle misure. Senza il prestito di UE e FMI, la Grecia è condannata al fallimento: il 20 marzo dovrà ripagare titoli di Stato per 14,5 miliardi di euro, soldi che oggi non ha in cassa. Le misure hanno già portato a sei dimissioni all’interno del governo greco e al ritiro dalla coalizione che sostiene il primo ministro Papademos di un piccolo partito di destra con 15 deputati, il LAOS (sigla che sta per “raggruppamento popolare ortodosso”)

I tagli ‘mostruosi’ alla sanità stanno producendo effetti drammatici:

Il nuovo memorandum che passerà oggi pomeriggio all’esame del Parlamento prevede un nuovo taglio alle spese sanitarie di 1,1 miliardi. E quella per i farmaci sarà ridotta dall’1,9 all’1,5 per cento del Pil. Sioras fa un sorriso amaro e qualche conto sulle punte delle dita, «prima della crisi la Grecia spendeva 25 miliardi di euro per la sanità, metà privata e metà pubblica. Adesso hanno decurtato 5,5 miliardi sui 12,5 destinati a quella pubblica. In più hanno precarizzato il lavoro e non fanno più concorsi. E su 1.300 farmaci che prima erano gratis, hanno introdotto un ticket». Come se non bastasse, Sioras denuncia un trattamento di favore per le strutture private. Sostiene che «per incoraggiare la trasformazione delle strutture pubbliche in strutture autonome e convenzionate, insomma per spingere alla privatizzazione lo Stato regala il 20 per cento su ogni rimborso a queste strutture. Per legge».

Il risultato di questo combinato disposto di novità anche introdotte dall’accetta del risanamento «è che il pronto soccorso è sempre pieno di gente che non ha più i soldi per andare dai medici privati e che spera così anche di aggirare il ticket e le lunghe file per gli esami».

Esami clinici non stampati per mancanza dei toner, aghi portati da casa da pazienti:

Non più tardi di qualche settimana fa a Salonicco sono state addirittura le aziende sanitarie locali a lanciare l’allarme, a diffondere un comunicato in cui si denunciava la carenza di reagenti per le analisi, di siringhe e l’urgenza di sostituire alcuni macchinari. Il problema, scandisce Sioras, «è quando la priorità non è più la salute del cittadino, ma far quadrare il bilancio. Certo, è vero, persino in un grande ospedale di una grande capitale come questo dove lavoro io, la gente è costretta ogni tanto a portarsi la carta igienica, o gli aghi, o l’acqua da casa. Solo per fare un esempio che risale a ieri, abbiamo dovuto aspettare giorni per sostituire il toner per le stampanti. E non potevamo stampare i risultati delle analisi cliniche».

E poi ci si chiede perche i greci stanno per assaltare il Parlamento?


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