Jean Monnet diceva che "l'Europa si fa nelle crisi". Ora la crisi c'è, e l'occasione (la "finestra di opportunità") va colta. Non capirlo è un suicidio.
Gli europei faticano a capire che i BRIC avanzano a passi da gigante, e l'Europa rischia solo di essere il "Vecchio Continente"?
Barbara Spinelli, l'unica editorialista lucida in questi anni di crisi, lo dice chiaro e forte: "Nel 2014, cioè domani, si voterà per il nuovo Parlamento europeo. È sperabile che fra tanti partiti ce ne sia uno che abbandoni gli occhiali nazionali (non fanno vedere più nulla) e inforchi gli occhiali cosmopolitici che vedano e progettino gli Stati Uniti d'Europa. La non - Europa già ci è costata tanto, troppo. Il federalismo non è un'opzione tra le altre: è una via obbligata. Gli Stati-nazione sono più gracili di un'unione. La storia americana, e i suoi regressi, ce lo mostrano con evidenza".
O Europa o morte: lo capiranno gli Stati europei, che da soli - singolarmente, faranno la fine dei vasi di coccio, stritolati e frantumati fra i vasi di ferro?
M.C.
- Repubblica.tv: Giannini: ''Ora tocca all'Europa politica''
- Lo sguardo cieco dell'Europa di BARBARA SPINELLI