
Nell'accingermi a parlare di Athos, mascotte del cargo Jolly Amaranto, mi rendo conto che questa regola sta per essere palesemente ignorata e questo creerà un precedente, ciò significa che la prossima volta che morirà Sarah Scazzi non avremo nessuna scusa per non parlarne. Ma passiamo alla cronaca...
Athos ha sempre vissuto nella Jolly Amaranto, un cargo battente bandiera italiana, rimasto in balia delle onde per 3 giorni a seguito di un'avaria, a trenta miglia a largo della costa egiziana. Durante le operazioni di recupero, una volta raggiunte le acque del porto, la nave ha urtato una secca che ne ha danneggiato lo scafo. Morale della favola: la nave ha cominciato ad imbarcare acqua e affondare, tutto il personale, cane compreso, è stato evacuato, ma Athos si è gettato in mare per raggiungere la Jolly Amaranto, l'unica casa che avesse mai conosciuto. A questo punto un'onda lo ha travolto e Athos è affogato.
Sono felice per lui.
L'alternativa sarebbe stata essere rispedito su un'altra nave, anche quella che sta colando a picco.
Il comandante non ne vuole sapere di abbandonarla e sto' stronzo, diversamente da quanto accade nei film, si sta portando appresso tutto l'equipaggio e i passeggeri, donne e bambini inclusi.
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