(@PeppeServillo) (@SolisSQ)
Il concerto è un omaggio alla cultura e alla canzone classica napoletana.
L’incontro tra questi artisti ha darà vita ad un inedito concerto dove l’arte e lo spessore di Peppe Servillo cercherà di fondersi con la maestria e la visione degli archi del Solis al solo fine di rendere questo evento unico nel suo genere, e far si che attraverso una lettura raffinata e popolare di un repertorio di classici che vanno da Raffaele Viviani ad E.A, Mario fino a Renato Carosone, si racconti una Napoli non oleografica ma bensi’ una città che è stata ed è a pieno titolo una autentica capitale culturale europea.
Questa formula e questa scelta artistica ben precisa, spoglia di tutti gli orpelli questi capolavori rendendoli assolutamente eleganti e raffinati senza perdere quella forza e quell’incisività che ne hanno decretato il successo mondiale.
Lo spettacolo ha avuto un suo prologo televisivo su Rai1 in occasione del premio Giornalistico Amalfi Coast Media Award, riscuotendo un importante successo che ha fatto si che si decidesse di proporlo nella sua interezza ad un pubblico più ampio.
Il concerto è arricchito da una piccola parte strumentale e da brevi interventi di lettura.
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Canzoni appena nate, portate in osteria, cantate tra le piante, le chiacchiere e i bicchieri. Questo è quanto sarà l’evento che il 25 luglio prima dell’esibizione di PEPPE SERVILLO e I SOLIS STRING QUARTET vedrà protagonisti Antonio Pascuzzo e i RossoAntico sul palco dell’ATINA JAZZ FESTIVAL 2014.
Rossoantico è il nome del progetto musicale nato dalla formazione “permanente” del live club romano The Place, locale nel quale il gruppo di musicisti ha suonato per più di otto anni. L’idea è nata da Antonio Pascuzzo, direttore artistico del club nonché leader e autore della band insieme a Pericle Odierna (co-curatore degli arrangiamenti) e Mario Dovinola, con l’intento di dar vita a una orchestra allegra, che si ponesse a metà strada tra la canzone d’autore e la tradizione popolare della musica per Banda. Ma “Rossoantico” è anche il nome del primo album che la formazione ha pubblicato lo scorso luglio in occasione del concerto all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Il disco è composto da 12 brani inediti nei quali “metrica e melodia vanno di pari passo presentando testi incentrati sulle insidie, pubbliche e private, che il mondo ci offre ogni giorno”, ha spiegato Pascuzzo, “I suoni onirici ed evocativi della sezione fiati si accompagnano alle ritmiche enfatizzate dall’uso di due batterie”. Le canzoni inserite nell’album sono “Zitto zitto” “Gillette” “Figlio del mare” “Gioia” “Uomo d’onore” “Erba cattiva” “Girotondo” “La portiera di via Silvio Pellico” “Chitarra ferita” “Interessi diffusi” “Spacco la roccia” e “La morte del tamarro”. [Fonte Rockol.it]
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