Sulla cima del vulcano Haleakala, sull'isola hawaiana di Maui, è operativo il primo sistema di allerta terrestre contro gli asteroidi pericolosi.
Si chiama Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System ( ATLAS) e fa parte di un progetto in fase di sviluppo presso l'Università delle Hawaii, finanziato dalla NASA.
Una volta completato, entro quest'anno, ATLAS sarà formato da due telescopi, posti a 62 chilometri di distanza l'uno dall'altro, che saranno in grado di scansionare l'intero cielo in poco più di una notte, alla ricerca di oggetti in movimento. La presenza di due telescopi separati consentirà di ricavare istantaneamente una misura di parallasse e quindi una stima immediata della distanza di possibili impattatori.
Ciascun telescopio, con uno schema ottico "Wright-Schmidt", ha un diametro di 50 cm e un campo di vista molto ampio, 15 volte il diametro della luna piena; questo è il suo principale punto di forza rispetto ad altri sistemi di ricerca, come il Pan-STARRS. Con i suoi 110 megapixel, Atlas è capace di raggiungere la magnitudine 20 con soli 20 secondi di esposizione, riprendendo la stessa regione di cielo due volte ogni notte a distanza di mezz'ora.
ATLAS promette di fornire un avvertimento di un giorno per un asteroide killer da 30 chilotoni, di una settimana per uno da 5 megatoni e di tre settimane per uno da 100 megatoni (100m di diametro); questi tempi dovrebbero essere sufficienti ad evacuare la popolazione dalle regioni minacciate.
Il telescopio ATLAS#1, che ora avrà bisogno di qualche messa a punto, "sta lavorando bene e producendo immagini utili", si legge nell'ultimo comunicato sul sito web ufficiale.
ATLAS#2 sarà situato, invece, sul Mauna Loa, un vulcano dell'isola principale delle Hawaii, mentre una terza unità potrebbe essere installata in Sud Africa.