Atletica Leggera: Marouan Razine e il sogno chiamato Europei

Creato il 01 agosto 2014 da Sportduepuntozero

Un giorno tra qualche anno Marouan Razine racconterà la sua storia. Ai suoi figli o ai suoi nipoti, oppure in un libro, come una vita così ricca di aneddoti meriterebbe. Sarà la storia di un grande corridore, veloce ma di straordinaria resistenza. Comincerà in Marocco e proseguirà a Rivoli; parlerà dei primi passi nell’atletica e dei sogni di un ragazzo cresciuto sportivamente con il mito di Hicham El Guerrouj. E tra un successo e l’altro arriverà fino all’estate del 2014, con la prima partecipazione ai Campionati Europei di Zurigo; il traguardo più importante di questa prima parte di carriera, ancora molto giovane ma già altrettanto vincente e destinata ad arricchirsi di nuove soddisfazioni.

La storia di Marouan (“Mario”, come lo chiamano gli amici) Razine inizia il 9 aprile del 1991 a Tetouan, cittadina del Marocco che si affaccia sullo Stretto di Gibilterra. Marouan si trasferisce in Italia quando ha nove anni; arriva con la mamma e la sorella, per raggiungere il papà arrivato qualche tempo prima. L’atletica entra subito nella sua vita sportiva: “ho cominciato con gli studenteschi durante la scuola media” ricorda, “all’inizio era un gioco, un modo divertente per muoversi e stare in compagnia dei miei coetanei. Negli anni è diventato un impegno più serio, ho iniziato ad allenarmi per le gare di mezzofondo e a raccogliere risultati; con il tempo è cresciuta la passione per la corsa”.

Sostenuta dalle imprese sportive del connazionale El Guerrouj, “un leader per il Marocco, al di là dei risultati”, e dai successi personali, conquistati ripetutamente a livello giovanile. Ma nonostante le affermazioni, il giovane campione dell’Esercito (ex Cus Torino) allenato da Danilo Caroli non ha mai potuto indossare la maglia azzurra, in attesa di ricevere una cittadinanza italiana giunta a luglio dell’anno scorso dopo lunghi percorsi burocratici. “È stata una grande gioia, ho sofferto per anni sognando di partecipare alle gare internazionali più importanti. Ma non mi sono arreso, ho continuato a lavorare e gli Europei di Zurigo saranno il mio premio speciale”.

Una delle medaglie più belle, Marouan Razine l’ha conquistata un paio di settimane fa sulla pista di Rovereto, vincendo il titolo italiano dei 5000: “è stato il primo oro a livello assoluto, una doppia soddisfazione. Non mi sentivo al cento per cento ma ero carico, conoscevo i miei avversari e sapevo che con un’attenta gestione di gara avrei potuto dire la mia”. Così, in una corsa molto tattica (come sempre quando in palio c’è qualcosa di importante), il giovane azzurro è rimasto nelle prime posizioni senza mai tirare il gruppo, spingendo poi nelle ultime centinaia di metri e bruciando gli avversari sul rettilineo conclusivo.

La vittoria gli è valsa la prima convocazione nella nazionale assoluta e l’esordio ai Campionati Europei. “Mancano ancora dieci giorni ma sento già un po’ di tensione, quella giusta per allenarmi al meglio”. La motivazione è alle stelle e “Mario” sa sempre esaltarsi nell’evento importante: “fino a ieri guardavo queste gare alle televisione e tra 15 giorni sarò invece in pista; non vedo l’ora di gareggiare. Mi sento in forma e credo di poter correre intorno al mio personale; per la classifica si vedrà, ma sarà in ogni caso una vittoria”.


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