Atm, L'Azienda dei trasporti milanese mette sul mercato palazzi e depositi.

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

MILANO - Vendere i gioielli di famiglia per mettere al sicuro il bilancio e finanziare il raddoppio del centro direzionale di via Monte Rosa. Il progetto di valorizzazione immobiliare è il cuore del piano strategico che il presidente Atm Bruno Rota consegnerà al Comune-azionista prima della pausa d'agosto. Premessa: il Pgt ha finalmente consegnato al management un quadro di riferimento sicuro, tabelle, indici e limiti di edificazione. Ora s'impone il momento delle scelte. La radiografia degli edifici da sacrificare è pronta e include tutto il patrimonio «non funzionale all'attività di esercizio», dall'headquarter di Foro Buonaparte 61 al palazzo di via Ricasoli 1 (mille metri quadri che ospitano la società Atm Servizi diversificati e il car sharing «Guidami»), dal garage di via Salmini (altri mille metri sfruttati come posteggio per le auto rimosse), al deposito semi-abbandonato di Binasco (che la dirigenza ha già visitato).
Le parole chiave dell'operazione sono coerenza e lungimiranza. Coerenza, dunque: il board ha chiesto uno sforzo enorme alla giunta Pisapia per la copertura dei nuovi investimenti (quasi 300 milioni di euro per 30 nuovi treni del metrò) ma ora restituisce un segnale d'attenzione e responsabilità, mettendo mano alle riserve di valore non strategiche (sul piano di valorizzazione immobiliare sta lavorando il neodirettore allo Sviluppo, Corrado Cagnola). Lungimiranza, infine: l'obiettivo di lungo periodo è il trasloco dal centro storico e il riaccorpamento di tutte le strutture decisionali nel maxi polo di via Monte Rosa, in zona Fiera. Atm vuole sfruttare i 9.500 metri alle spalle della centrale operativa che governa il traffico dei mezzi pubblici, un'area attualmente occupata da vecchie officine e capannoni dismessi. Qui, con una parte del tesoretto incassato dalla vendita dei palazzi, sarà costruito il nuovo blocco. Sarà il lato B di Monte Rosa.«Il 2012 sarà durissimo», aveva dichiarato il presidente Rota dopo l'approvazione del bilancio di esercizio 2011. Davanti all'ultima commissione comunale Trasporti è stato ancora più netto: «Per tenere i conti in pareggio nel 2012 bisognerà mettere in campo drammatici recuperi di produttività ed efficienza». È anzitutto la raffica di rincari sulla bolletta energetica, quel più 24 per cento alle voci elettricità e gasolio, a condizionare la capacità di spesa e la solidità economica di Atm. Sono necessari «sacrifici», ha ripetuto Rota. L'asta dei gioielli di famiglia darà risultati negli anni, ma qualcosa bisogna fare subito. Anzi: le prime politiche di risparmio sono già partite.Il Cda ha approvato la nuova procedura nel settore cruciale dei contratti per gli approvvigionamenti, una svolta fortemente voluta da Rota: stop agli appalti assegnati direttamente, si cambia, ogni commessa sarà messa a gara (dalle divise al parco mezzi, al concessionario del servizio mensa). Non solo. L'azienda riformerà il meccanismo dei turni di scorta di macchinisti ed autisti, ha già chiuso il rapporto con le cooperative dei «gratta e sosta» e congelato il piano d'incentivi per i controllori che danno le sanzioni su bus, tram e metrò. Il sistema dei premi sarà ridiscusso presto con i sindacati, ma l'obiettivo è fissato: i bonus non saranno più assegnati in base al numero dei verbali staccati (più sanzioni, più soldi) ma calcolati sulla quota di contravvenzioni riscosse.tratto dal corriere della sera edzione Milano.it 11 giugno 2012


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