Mettendo insieme continui richiami alla quotidianità che oltre all'incipit variamente distribuito lungo tutto il film, con i tentativi di forzare il bancomat per richiamare l'attenzione della polizia, prevedono anche l'utilizzo di un' oggettistica di uso comune trasformata per l'occasione in altrettanti strumenti d'offesa (dalla chiave inglese alla pompa dell'acqua usata per innondare la cabina), "ATM" si tiene lontano da eventuali spunti sociologici, legati al rapporto tra il mezzo tecnologico e gli sfortunati utilizzatori, mirando soprattutto a tenere alta la tensione. Per farlo costruisce un meccanismo che vive sugli stratagemmi organizzati dall'assalitore per stanare le sue prede, e dai ragazzi per cercare di sfuggire all'assedio al quale sono sottoposti. Vittime e carnefici si sfidano in un gioco di resistenza e di estemporanee intuizioni che potrebbe assomigliare ad una partita a scacchi se il premio finale, con la morte del perdente, non rendesse inopportuno qualsiasi paragone ludico.
L'esordiente David Brooks è bravo ad evitare l'effetto splatter, limitando al minimo la visione del sangue ed assegnando allo sguardo degli attori il compito di restituire le varie efferatezze di cui si macchia l'assassino, mentre risulta notevole nella resa di uno spazio scenico che diventa reale, luogo esistente anche al di fuori della cornice filmica. Dove invece il film viene a mancare è nella sua incapacità di presentare qualcosa che non sia stato già visto, nel ricalcare per filo e per segno, compreso quello di una possibile serializzazione, forme e contenuti ampiamente sfruttati. Ed anche il tentativo di umanizzare l'assassino con un primo piano dei suoi occhi, e successivamente attribuendogli un modus operandi di incredibile raziocinio, rischia di ridimensionare il fascino che da sempre l'ignoto porta con se. Scritto da Chris Sparling ("Buried") ormai abbonato a vicende sviluppate in uno spazio circoscritto "ATM - Trappola mortale" ci dà la possibilità di vedere all'opera Alice Eve, barbie in ascesa del cinema hollywoodiano, qui nei panni di un' inconsapevole femme fatale alla quale non si può negare nulla, neanche una fantastica notte da incubo
(pubblicata su ondacinema.it)