Alfons Mucha, l’artista di origine morava a cui è dedicata una ricca mostra a Palazzo Reale, è uno dei più rappresentativi protagonisti dell’Art Nouveau, il movimento artistico nato tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento che in Italia prese il nome di Liberty o Stile Floreale.
Il movimento trae le sue origini dall’ideologia anglosassone delle “Arts and_Crafts“, che esaltava la creazione dell’artigiano come unica alternativa alla meccanizzazione e alla produzione industriale in serie di oggetti considerati dozzinali. L’Art Nouveau partendo da questa idea aprì la strada al design e all’architettura moderna.
L’opera di Mucha, che va dalla cartellonistica pubblicitaria, ai pannelli decorativi, al design di gioielli, all’allestimento di interni, pone al centro delle creazioni grafiche la linea curva e sinuosa che disegna figure femminili eleganti ed eteree, abbigliate con lunghe vesti fluttuanti, come fluttuanti sono le chiome che diventano, a loro volta, elementi decorativi.
Soprattutto nei manifesti pubblicitari i colori sono tenui, le scritte studiate nei minimi particolari ed è evidente una grande cura dell’autore nella supervisione del processo di stampa.
Le sue figure femminili, mai volgari, ma anzi quasi “angelicate” sono entrate nell’immaginario collettivo con i puzzle, coloratissimi e complessi” ispirati alla sua opera che andavano di moda qualche anno fa.
La mostra, molto affollata ed allestita purtroppo in uno spazio piuttosto ristretto che non consente di poter ammirare le opere come meriterebbero, chiuderà il 20 marzo.