Mondi e mondi precipitano
dalla loro creazione fino al dissolvimento;Come bolle d’aria trascinateda un fiume, brillano e scoppiano. (Shelley)D’intesa sull’indivisibilità dell’atomo, non vi fu alcuna inaspettata anomalia apparente, sulle pareti scoperte della mela divisa. Come al solito, il coltello si era conficcato docilmente, facendo leva tra i vuoti spazi interstiziali del pomo, così da provocarne la netta spaccatura, prima ancora che il taglio funzionale fosse stato ultimato. Ciò che però contraddiceva ogni esperienza precedente, fu forse il derogatorio moto che si innescò tra gli atomi, o meglio “degli atomi”. Oppure si trattò solo di un’ennesima non contemplata possibile conseguenza dell’azione intrapresa, chi lo sa!?! Parlo di conseguenza con cognizione di causa, che sia chiaro, non si possono e non si devono rincorrere futili ed imperscrutabili finalità che d’altro canto rischierei di non capire. Ciò, sia detto onde evitare eventuali ulteriori fraintendimenti, almeno fin quando non si avrà la certezza dell’assoluto disinteressamento del Caso, con il placet della Necessità. Gli atomi dunque presero ad urtarsi l’un contro l’altro, in un di quei modi inaspettati. Per cui il movimento relativo interiore a quella porzione di mela, interessata dallo straordinario fenomeno, generò fastidi di ordine politico: in uno degli infiniti “universi” abitati, costitutivi del proibito frutto in questione, avvenne il cambiamento, probabilmente causato dal coltello. Una mutazione politica tale da indurmi a far paragoni con la nostra Rivoluzione Francese. Solo la fastidiosa microscopica individualità di quell’alternativa società mi costringe a fermare qui la narrazione degli eventi e le insulse osservazioni in parte già espresse. Non un male, si fidi il lettore, poiché ancor più seccante potrebbe essere il solo leggere le incidentali argomentazioni mie attorno il fatuo intento rivoluzionario di una nazione che enfaticamente destituisce un Re, al fine di sostituirlo successivamente con un Imperatore Corso. Ma il Fine, no, non deve interessarci, torniamo alla mela…Gaetano Celestre